Il suo potere
Data: 08/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Passionali77
Quel giorno, dopo esserci visti, invece di riaccompagnarmi a casa lui si inoltra per un quartiere residenziale e mi stupisce scendendo in un garage sotterraneo. “Dove siamo?” gli chiesi timidamente. Lui parcheggia l’auto. “Vieni, ti faccio vedere dove vivo.”
“Scommetto che hai una bella collezione di farfalle” scherzai per non mostrarmi a disagio.
“No, mai fatto una collezione in vita mia, non ho sufficiente pazienza e perseveranza. Però potremmo bere qualcosa, un aperitivo, e magari ascoltare un po’ di musica in attesa che si faccia ora di cena.”
Mi vede titubante e allo stesso tempo ansiosa, sa che non siamo lì per un aperitivo e sto decidendo se fare la preziosa o essere naturale.
Muoio dalla voglia, lui me lo legge negli occhi, è da tempo che mi porto dentro quel desiderio. Ci vedevamo da poco, ma nonostante tutto ci eravamo limitati a dei baci. Sì…appassionati, ma pur sempre solo baci. Ma l’istinto non mente mai ed entrambi sapevamo di desiderarci. Ma vuoi l’occasione, vuoi i tempi fugaci, è stato quasi sempre impossibile dare vita a quello che realmente avevamo in mente. Quel giorno decidiamo di incontrarci in un posto tranquillo, un posto dove poter star soli..io e lui. Non il solito incontro in giro, non il solito appuntamento per “parlarci” un po’. Soli..io e lui.
L’ascensore arriva, le porte si spalancano e con un sorriso d’intesa, m’invita a passare per prima. Un vero cavaliere.
L’ascensore scandisce i piani, un’ombra di apprensione e di ...
... eccitazione allo stesso tempo passa sul mio volto, che tengo nascosto verso il basso fingendo di armeggiare con la borsetta.
Arriviamo al nostro, le ante si divaricano e con passo fermo lo seguo verso l’appartamento.
Mi fermo vicino alla porta, e affianco a me, Luca infila la chiave nella toppa e fa un paio di giri.
Entro per prima, mi fermo vicino al guardaroba a muro, gli cedo il mio cappotto e lo appende insieme al suo.
Dapprima resto in piedi come un’ebete, poi avventurosamente muovo un passo per dirigermi verso il divano, quando d’impulso mi sento afferrare e trascinarmi con decisione fra le sue braccia.
Mi ha colta alla sprovvista, non me lo aspettavo. Come al solito del resto.
Mi stringe forte, quasi non riesco a respirare, sento la sua mano che sale sulla schiena fino ad afferrarmi la nuca, guidare il mio viso verso le sue labbra.
Mi sta baciando in modo travolgente, con calma e passione. Le sue spalle mi avvolgono tutta, mi stringe così forte che mi sembra di sciogliermi. Con la mano destra mi prende il viso, mi fissa da vicino e mi dice che ho un buon sapore. Poi la stessa mano scende, afferra il mio collo, e continua a fissarmi con occhi bramosi: “Ti voglio”.
Una sola frase che mi fa salire brividi per tutto il corpo.E’ questa la determinazione che volevo.
Prendimi, cazzo! Pensai. Mi appiccica con la schiena al muro, incunea la mano nella scollatura della camicetta che indosso e comincia a toccarmi il seno, dapprima con delicatezza, poi con le ...