Lui mi rompe il culo e io gli rompo il cazzo
Data: 17/08/2021,
Categorie:
pulp,
Autore: Patrizia V.
... è successo: cadendo all’indietro, Rolf ha sbattuto contro il rastrello che era appeso alla parete, e ci si è piantato sopra… L’energumeno ha almeno sei denti d’acciaio da dieci centimetri ciascuno conficcati nella schiena, ed è letteralmente inchiodato al muro: a giudicare da come sembra paralizzato, almeno un dente deve avergli leso la spina dorsale… Mi alzo lentamente in piedi e mi avvicino al mio nemico per accertarmi delle sue condizioni. Sì, il coglione si è davvero impalato contro il muro: mi osserva stralunato, con un’espressione ebete di doloroso stupore sulla faccia. Butta sangue a fiotti dal pene mezzo reciso, e sanguina quasi altrettanto dalla schiena trafitta dai denti del rastrello, ma probabilmente ci metterà un bel pezzo a dissanguarsi completamente e visto che nessun organo vitale deve essere stato leso la sua agonia promette di essere piacevolmente lunga. Bene. E’ il caso di dire che se lui mi ha rotto il culo, io gli ho rotto il cazzo… Mi guardo intorno e trovo la mia borsa; tiro fuori l’iPhone e mando un sms a Eva, che risponde prontamente: è proprio lì fuori che mi sta cercando. Apro la porta del garage e lei è proprio lì, con la pistola in una mano e una spranga di ferro nell’altra. - Ho sentito le urla dall’interno e ho cercato qualcosa per aprire la saracinesca… – mi fa – Cazzo, Pat! Sei coperta di sangue… In effetti sono davvero inzuppata: quando ho azzannato Rolf mi sono presa una serie di spruzzi di sangue che hanno fatto impallidire la sua ...
... eiaculazione. Ho la faccia, il petto e le ginocchia grondanti di sangue nerastro; per non parlare del casino che ho fra le gambe… - Non ti preoccupare, non è mio – le faccio con tono rassicurante – Ma visto che non arrivavi, ho dovuto arrangiarmi. Faccio entrare Eva nel garage e le mostro con orgoglio l’opera mia: uno stupratore alto quasi due metri appeso al muro e mezzo evirato a morsi. Lei scuote la testa: - E io che mi preoccupavo per te… Guarda come hai ridotto questo poveraccio! - Poveraccio? – faccio io disgustata – Questo stronzo mi ha violentata, e voleva anche tagliarmi la gola! - E tu in cambio lo hai inchiodato al muro e castrato. - Non l’ho castrato: l’ho evirato, e soltanto a metà… Eva si china a controllare i genitali dell’energumeno morente e annuisce: - Hai ragione, le palle ce le ha ancora, anche se un po’ mosce… Il pisello però è ridotto davvero male. Che spreco, era un bel cazzo! - Non male in effetti – concordo, finendo di pulirmi la faccia e le tette con uno straccio – Lo sapeva anche usare piuttosto bene: guarda come mi ha ridotto il culo! Mi volto e le faccio vedere. Eva ha un’esclamazione soffocata: - Pat! Ti ha sfondata… - Mi ha anche riempita di sborra… Due volte di fila. Vedo Eva che si illanguidisce tutta: la mia ragazza adora le mie torte alla crema, specie se appena sfornate… E a differenza di me non è schizzinosa circa il forno. Mi giro verso Rolf e lo guardo in faccia: il tipo è perfettamente cosciente, anche se sta morendo, e mi guarda con gli occhi ...