luponero
Data: 18/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: luponero, Fonte: RaccontiMilu
La poltrona La vita scorre lenta, ed io seduto sulla poltrona in salotto ripenso ad occasioni avute e rapporti passati. Soffice poltrona, sorseggio un brandy per scaldare il corpo pervaso da tremolii di freddo. La poltrona........ oggetto, anzi, soggetto principale di una giornata passata all'insegna dell'erotismo. Quel giorno ero stanco. Avevo avuto una dura mattinata di lavoro, appesantita dall'incomunicabilità che spesso si crea con i collaboratori. Colto al volo l'occasione di una mezza giornata di permesso, mi riposavo guardando un po' di tv. Aspettavo che arrivasse da un momento all'altro Gina, la signora delle pulizie. Rispetto al solito sembrava che tardasse ad arrivare, non era da lei, signora precisa e puntuale. Driiiinnn...... Il campanello che suona. Finalmente era arrivata. Mi alzo dal mio dolce poltrire e mi dirigo sicuro verso la porta. Solitamente controllo dall'occhiello magico chi c'è dall'altra parte, ma stavolta apro senza chiedere chi è. Sorpresa!!!!! Davanti a me si materializza la figura di una ragazzetta che dimostra di non avere neanche diciotto anni. Un fisichetto niente male evidenziato dai pantaloncini corti attillati e dalla maglietta bianca. Era Tania la figlia della signora Gina. “ Ciao. Mamma non è potuta venire, non ha avvisato perché il telefonino era scarico e mi ha mandato al posto suo “. Penso: “speriamo che si dia da fare nel lavoro, la gioventù d'oggi è alquanto sfaticata” Senza tanti preamboli a mio dispetto entra e già si sente padrona ...
... della casa. “Da dove inizio?”. Ero rimasto un po' sorpreso ed imbambolato da questo piacevole imprevisto. Meccanicamente rispondo: “Puoi iniziare dalla camera da letto. Qualunque cosa ti serve io stò in salotto. Chiamami.” “Si non ti preoccupare, mamma mi ha spiegato tutto” . Tania inizia a lavorare di buona lena, io intanto continuo a guardare la tv. Giro e rigiro i canali ma senza risultato. Il pomeriggio si avvia verso un crinale noioso. Le pulizie in casa procedono bene. Io continuo a poltrire, sbragato e senza sapere cosa fare. La voce sbarazzina di Tania mi risveglia dal mio torpore malinconico. “Signor Alberto, dò fastidio se pulisco questa stanza? Sà è rimasta l'ultima”. Ripresomi da questa pigrizia corporea, rispondo che può fare quello che vuole, anzi se dò fastidio potrei andare anche in cucina. Il viso sorridente della fanciulla mi rassicura che non creo problemi e posso tranquillamente restare. Inizia con lo spolverare i mobili con cura ed il tavolo, e mentre spolvera quest'ultimo, si inarca in avanti mostrandomi la splendida rotondità, nascosta dalla leggera stoffa, del fondoschiena. Fino a quel momento avevo avuto davanti a me solo la figura di una ragazzina, si carina ma che stava solo rassettando casa. D'altronde data la differenza d'età poteva essere mia figlia. Me con una ragazzetta neanche maggiorenne? Impossibile. Anche se il bocconcino era appetibile. E da adesso mi incuriosiva ed iniziavo a guardarla più come donna. E' proprio vero il lupo che è in noi ...