1. luponero


    Data: 18/08/2021, Categorie: Etero Autore: luponero, Fonte: RaccontiMilu

    ... idea. Se non dici niente a nessuno, se rimane un segreto tra noi, te lo faccio vedere il mio seno, almeno avrò un giudizio da una persona che ne capisce”. Mai avrei pensato a questo tipo di reazione. La piccola stava conducendo il gioco, ormai ero sotto scacco. Si voltò di nuovo. Di fronte a me le spalle denudate mimavano uno strip leggero della maglietta bianca. Il movimento lento delle dita sganciavano il reggiseno lievemente pizzato. Lentamente me la trovai con il ventre di fronte al mio viso. Il cuore anche se non nuovo a questo tipo di emozioni, palpitava velocemente. Non so cosa fare. Davanti a me questa giovane donna, ormai mezza nuda, mi creava un po' d'imbarazzo. Dovevo solo vederlo il seno ed invece...... Tania con le sue mani non perde tempo, prende le mie e le accompagna sui bordi delle coppe. Mi invita ad alzarle piano piano. Non mi muovo dalla soffice poltrona. Mi ritrovo a sfiorare quella candida pelle, un seno sodo da ragazzina, due aureole color ocra scuro. Sembrano nocciole o chicchi di caffè. Quella piccola donna ha uno sguardo soddisfatto e compiaciuto. Sposto lentamente e contemporaneamente entrambe le mani verso i seni. Tania dà un cenno di assenso. Dolcemente tra le mie dita racchiudo e stimolo i giovani capezzoli, che si inturgidiscono al contatto. “Mi piace, toccami. Com'è bello.” Giovane e maliziosa. Starò facendo la cosa giusta? Ma ho voglia, ed anche lei non accenna a fermarsi. Dopo un po', quando la sento pronta, quando i capezzoli sono duri ...
    ... abbastanza, la mia lingua prende il posto delle dita. Come fosse una coppa di gelato, il mio viso si impossessa del petto nudo. Le mani scendono di lato poggiandosi sull'elastico dei pantaloncini. I pollici si intersecano tra la mutandina e l'elastico. Movimenti sempre più lenti accennano ad abbassarli. Piano piano, sempre più giù. Davanti a me rimane in mutandine rosa, ricamate. Si intravedono i peli castani della giovane passera. Sento che inizia ad ansimare. Mi preme leggermente la testa verso il corpo. Continuo a stimolare con la lingua i capezzoli. Ma le dita vanno oltre. La mutandina scende piano verso il basso. Tania adesso è nuda. Le mani si spostano sulle gambe lisce. E salgono, salgono. All'altezza del pube si fermano. L'indice della mano destra sfiora le grandi labbra. Iniziano lievi sussulti e gemiti. Siamo entrambi in una trance che viene rotta sottovoce da mielate parole: “E' la prima volta. Per favore fai piano. Sii dolce”. Gli umori inumidiscono le mie dita. Cerco il clitoride. Voglio far impazzire la ragazzina. Ora l'indice si insinua. Stimolazioni continue. Il liquido inizia a colare alacremente sulla mano. Tania stà godendo. Mordicchia il labbro inferiore e si agita, con fare piacevole. Non mi fermo un attimo e continuo dolcemente. Geme che è una meraviglia. Non voglio andare oltre. Però desidero partecipare al momento che stiamo vivendo. Mi alzo in piedi. Come se già sapesse cosa fare la piccola si genuflette davanti a me, porta le mani davanti la cerniera, e ...