1. I suoi piedi


    Data: 18/08/2021, Categorie: Feticismo Gay / Bisex Autore: dulcimer, Fonte: xHamster

    ... totale. Mio padre, che era un famoso giornalista più volte direttore di importanti testate, se la teneva ben stretta anche adesso che attempata, aveva un po perso le fantastiche doti da contorsionista che naturalmente possedeva. La chiamai e le ordinai di preparasi al mio arrivo, anche quel sabato il suo grosso culo si sarebbe seduto sulla mia faccia, mentre i suoi piedi prensili avrebbero cinto d'assedio il mio imperiale membro. Impazzivo per quei forti odori acri che le sue parti intime sprigionavano. I piedi realmente prensili e caldissimi, avrebbero eccitato un morto. Non usava mai le mani, non glielo permettevo. Il suo grosso sedere nero sembrava poter contenere l'intera Africa ed io ero felice di poterlo penetrare. Infine rimanendo inginocchiata e facendo unicamente uso della sua larga lingua rosa, lavava via dal mio corpo ogni umore aggiunto. Il corpo color ebano, liscio e levigato di Michelle, era una delle cose più naturali e sane di cui in vita mia avessi fatto uso. Anche mia madre l'adorava, di certo sapeva che il marito se la faceva con regolarità da più di trent'anni, ma del resto lei era consapevole di non essere in grado di produrre lo stesso servizio che esplicava la domestica. Mi addormentai come un bambino sul seno caldo, sodo e prosperoso della donna. Quella notte sognai di baciare i piedi di Luca che mi sorrideva languidamente sdraiato su un divanetto dalla foggia antica. Lo sognai agghindato come una dama del settecento e solo i piedi me li ricordo ...
    ... nudi e bianchissimi.Quando giunsi al numero civico indicatomi da Luca una crescente eccitazione cominciò a salire dal mio basso ventre, dovevo controllarmi, assolutamente frenare le basse pulsioni che tanto danno mi avevano prodotto in passato. La voce di Luca, filtrata dal citofono, mi invitò a salire al primo piano, dove avrei trovato la porta socchiusa. Il cuore mi batteva forte, non avevo mai provato queste sensazioni neppure da adolescente, non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo. Si sentiva musica provenire dall'appartamento, la riconobbi immediatamente, del resto ero un critico musicale professionista, si trattava dei Joy Division. Aprii piano la porta, Luca era disteso sul letto, indossava unicamente dei calzoncini da calcio marca Umbro di raso azzurro e mi osservava con quel suo sguardo da cerbiatto indifeso, praticamente irresistibile. I piedi come le mani, lunghi e affusolati, di una sacralità inviolabile. Intanto dagli altoparlanti la voce di Ian Curtis cantava L'amore ci dividerà, e i poster dei cantanti dark appesi alle pareti rotolavano dai miei occhi lungo tutte le membra fino a distendersi davanti ai miei piedi. Luca mi invitò a sedermi sul letto e io lo feci. Non osavo toccare quei piedi che ormai ritenevo sacri, ma fu lui ad appoggiarli sulle mie cosce. Vinsi ogni remora e timidamente li toccai. Una vampata di calore mi invase il viso, mi alzai in piedi super eccitato, lasciai cadere sul pavimento il costoso cappotto loden che indossavo e, molto ...
«1...345...»