1. I suoi piedi


    Data: 18/08/2021, Categorie: Feticismo Gay / Bisex Autore: dulcimer, Fonte: xHamster

    ... vestiva un giubbotto d'aviatore marrone marca Schott e le sue gambe erano fasciate da un paio di jeans Levis 501. Una strana sciarpa con i colori della bandiera britannica impreziosiva il suo esile collo. Si era incamminato in direzione di piazza del Duomo con passo svelto e sicuro, anche grazie, avevo notato, all'ottimo paio di Timberland che calzava. Lo raggiunsi e urtandolo di proposito dissi: << Oh! Mi scusi ero sovrappensiero...ma lei, dove l'ho già vista? Forse alla festa di Marta mercoledì sera? >> L'escamotage funzionò, il giovane sorrise: << Si certo, e mi ricordo di lei, è stato solo praticamente tutta la serata! >> Giocando sulla comune conoscenza, convinsi il commesso a seguirmi in un bar della vicina piazza Diaz che ricordavo essere dotato di tavoli con separè, garanzia di una discreta intimità. Parlando di Marta l'ora di pausa passò in fretta. Io da parte mia, rimarcai come la donna avesse una sessualità molto marcata, tacendo la sua reale depravazione. In realtà Marta era una laida usa ad accoppiarsi con tre maschi per volta che paradossalmente non erano sufficienti a soddisfarla, cosa che peraltro io non mi sentivo di condannare. Ma quando Luca candidamente mi disse che dai piedi della donna si comprendeva tutta la profonda sensualità che la pervadeva, non fui più in grado di controllarmi. Sfilai il piede destro dalla Barrows di cuoio grasso, doveva essere veramente caldo e umido e lo spinsi sotto il tavolo in direzione del pube del ragazzo. Luca non mostrò ...
    ... stupore e nemmeno tentò di ritrarsi, come avevo temuto, ma anzi allargò ancor più le gambe come gesto di assenso e infine un sorriso compiaciuto percorse il suo bel viso. Lo riaccompagnai a lavoro ma ci demmo appuntamento per l'indomani al suo appartamento, un monolocale di corso Garibaldi.Ormai era pomeriggio, mia moglie era partita per il weekend in compagnia delle sue amiche, un'accozzaglia di zitelle frigide. Andavano spesso a San Remo in Liguria, a casa di una di loro, credo che si chiamasse Luisa, una ex indossatrice che ora si occupava di gatti randagi. Io da parte mia preferivo così. Il sabato pomeriggio la casa dei miei genitori che si trovava dalle parti di piazzale Lagosta al quartiere Isola, era occupata unicamente dalla domestica di colore al servizio della mia famiglia da più di trenta anni. I miei tutti i fini settimana, si trasferivano a Monticello in un altro appartamento situato all'interno di un villaggio controllato da guardie armate per motivi di sicurezza. In realtà si trattava di un club per golfisti. Le ville sorgevano direttamente sui campi da golf. Quando ero ragazzo odiavo quel posto, era come essere prigionieri dei propri stessi soldi. Michelle, la domestica cinquantenne di origine nigeriane, era entrata nella nostra casa poco più che ragazzina, e devo ammetterlo, poche donne mi avevano fatto godere come lei, certamente non mia moglie. Quando sedicenne vidi cosa era in grado di fare con quei suoi piedi color ebano, la mia vita subì una trasformazione ...
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