Buon compleanno
Data: 19/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu
... non ti torna. E� tutto troppo normale. Cerchi di non darlo a vedere, eppure sei stranita da quell�atteggiamento così amichevole e disinteressato. Mi sembra di scorgere un velo di delusione dietro il tuo sguardo vispo e il tuo sorriso radioso. Un �tutto qui?� che arde dentro di te, ma che non pronunceresti mai. Perché il mio atteggiamento non ti darebbe modo di farlo senza esporti troppo.Finiamo quella sorta di colazione. Ti dò appena il tempo di passare un tovagliolino sulle labbra, in maniera talmente sommaria da non riuscire a ripulire ogni residuo di gelato presente, che quasi ti trascino fuori dal locale, tra le strade assolate della città.�Che buono, ho mangiato con una tale foga! A proposito, sono ancora sporca?�, mi chiedi dopo un po�, sfiorandoti le labbra col dito indice. Non c�è alcuna malizia nella tua voce. Sembra ti sia, seppur a malincuore, abituata all�idea che nulla accadrà di quanto avrebbe potuto. Proprio ciò che volevo: spiazzarti ad ogni mossa, privarti di ogni certezza.Mi guardo intorno con la coda dell�occhio. La stradina nella quale ci troviamo è deserta. Ogni pezzo del puzzle sta proprio combaciando a meraviglia, oltre ogni più rosea previsione. �Si, hai ancora un po� di gelato proprio qui� ci penso io�, ti dico, subito prima di avventarmi su di te schiacciandoti contro il muro alle tue spalle. Non ti dò tempo di obiettare, e neppure di capire. Le mie labbra quasi mangiano le tue. Appena le schiudi, la mia lingua va a cercare la tua, avvolgendola, ...
... stringendola. E� un bacio famelico, dato senza preavviso. Anche in questo caso, resti letteralmente senz�aria nei polmoni. Dopo alcuni secondi di smarrimento, sento le tue mani afferrare la mia testa, le tue dita affondare tra i miei capelli, la tua bocca incerta tra il non volersi staccare dalla mia e la necessità di riprendere fiato di tanto in tanto. Premo il mio corpo contro il tuo. Sul tuo pube senti la sagoma del mio membro eretto. Non ti sottrai alla mia presa nel momento in cui, dopo essere risalito lungo la tua gamba, insinuo una mano sotto la maglietta che indossi, andando dritto a cercare il tuo grosso seno. Scosto il reggiseno e afferro una mammella, mentre le nostre lingue non si danno tregua. Nel momento in cui ti abbandoni tanto da quasi accasciarti, interrompo ogni contatto. Mi guardi con sguardo assente ed espressione basita. Sembri barcollare. Riesco chiaramente ad intuire la confusione presente nella tua testa. �Questo faceva parte del regalo?�, mi chiedi, ansante. Torno vicinissimo a te, costringendoti ancora spalle al muro. Ti mordo le labbra, allontanandomi appena quando tenti di ricambiare. �Non te l�ho ancora dato il mio regalo�, ti dico a bassa voce. Ti bacio il viso, il collo. Ti sollevo di forza la maglietta. Il reggiseno ancora scostato fa sì che un tuo capezzolo, già turgido, sia completamente esposto. Lo cerco, lo afferro e lo stringo tra le labbra. Non fai nulla per fermarmi, neppure quando una mia mano continua ad esplorarti, sbottonandoti i jeans ...