1. Soggiogata 8


    Data: 20/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    Sgattaiolai fuori dal giardino condominiale come una ladra e riuscii ad allontanarmi dal palazzo senza incontrare nessuno incamminandomi verso la fermata preoccupata solo dagli sguardi degli sconosciuti, cosa comunque non da poco.
    
    Due muratori si voltarono e fischiarono verso di me aggiungendo parole di apprezzamento non esattamente elegantissime.
    
    Gli sguardi delle donne facevano male: mi guardavano con sdegno evidente.
    
    Giunsi alla fermata del bus dove purtroppo stazionavano tre ragazzi dell’età più o meno di Giorgio (e di Antonio……).
    
    Appena mi videro i loro occhi quasi uscirono dalle orbite e si misero immediatamente a osservare le mie forme molto poco coperte senza neanche tentare di dissimularlo.
    
    Uno si era fissato sui miei capezzoli traditori che, come al solito in quella situazione di difficoltà, aumentarono a dismisura la loro dimensione ed il loro turgore.
    
    Stavo quasi per sedermi sulla panchina che loro non utilizzavano per non rimanere lì impalata in balìa di quegli sguardi che mi stavano praticamente spogliando, quando mi ricordai di non avere le mutande e quindi sarebbe stato un suicidio.
    
    Per fortuna (pensai illudendomi) giunse l’autobus e vi salii immediatamente sentendo però i loro occhi alle mie spalle e soprattutto sotto la mia gonna che nel salire si era alzata ulteriormente.
    
    Appena sopra mi premurai di tirarla giù per quanto possibile.
    
    L’autobus era piuttosto pieno, io mi misi in piedi davanti all’unico posto vuoto senza ovviamente ...
    ... sedermi e i ragazzi si posizionarono alle mie spalle e visto l’affollamento si appoggiavano spesso e volentieri a me.
    
    Era il posto proprio dietro al conducente che era rialzato rispetto agli altri e mi accorsi che con i ragazzi intorno a me, ero praticamente isolata dal resto del pullman.
    
    Una mano serviva per reggersi alla colonna e l’altra, pur tenendo la tracolla della borsa, era quasi costantemente impegnata a tirar giù quella gonna maledetta che saliva in continuazione.
    
    I contatti diventavano sempre più intensi e prolungati, visto che via via la gente aumentava, quando uno di loro:
    
    “signora, non si siede?”
    
    “no, grazie preferisco stare in piedi”
    
    “ok allora vado io”
    
    Detto questo scivolando sul mio corpo toccando in pratica tutto ciò che era possibile in un solo movimento si sedette e allora capii l’errore commesso.
    
    Mi trovavo con il ragazzo seduto che con il gomito poteva strusciarmi l’interno coscia a piacimento e con il mio capezzolo sinistro praticamente a contatto col suo zigomo; tutto ciò enfatizzato dal fatto che non potevo arretrare per non andare a poggiare le mie natiche sul davanti dei pantaloni dei due ragazzi che purtroppo si stavano eccitando come avevo già potuto verificare dai ripetuti contatti caldi che mi erano stati già elargiti.
    
    Sarebbe stato meglio se mi fossi seduta io e magari tenendo le cosce strette non avrei svelato il mio segreto vergognoso.
    
    Uno scossone fece poggiare con forza i pantaloni dei due dietro a me, sui miei ...
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