Soggiogata 8
Data: 20/08/2021,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... glutei e contemporaneamente sentii il contatto del gomito tra le mie cosce molto in alto, cioè all’inizio della gonna (e quindi a pochi centimetri dalla mia fica).
Mi resi conto che nonostante la spinta laterale fosse finita, il contatto sul mio culo e sul mio davanti non accennava ad alleggerirsi, anzi il ragazzo aveva poggiato la sua guancia con forza sul mio capezzolo duro come un chiodo.
La fase del contatto casuale era finita: adesso eravamo al contatto spudorato, d’altronde cosa avrei potuto aspettarmi vestendomi così da troia?
Cercai freneticamente di ragionare mentre il mio corpo iniziava a reagire in opposizione al disagio che mi procurava quella situazione; purtroppo oltre ai capezzoli duri da morire, iniziai a percepire che dal centro del mio corpo, in prossimità di quel gomito che spingeva verso di me, iniziavano a sgorgare i miei umori.
La mia mente analizzò freddamente la situazione: girandomi un po’ intorno scoprii per fortuna che la calca ci permetteva una certa privacy anche dovuta al posto d’angolo in cui ci trovavamo.
Non potevo fare una scenata perché oltre all’abbigliamento che secondo me mi rendeva poco credibile, c’era la possibilità che uno di loro si fosse reso conto mentre salivo, che fossi senza mutande (e forse proprio per questo si erano lanciati in un palpeggiamento così spudorato) e mi avrebbe sicuramente sputtanata davanti a tutti.
Mancava ancora un quarto d’ora prima di giungere al centro commerciale ed intanto….(…oddio……) ...
... il gomito era salito ed era in contatto con la mia natura ormai completamente bagnata.
Il ragazzo mi guardò trionfante e togliendo il gomito infilo la mano di taglio tra le mie cosce risalendo lentamente accarezzandole entrambe una col palmo e l’altra col dorso visto che le tenevo serrate e, forzando, arrivò a toccare la passerina direttamente con la parte di sopra della mano.
Io ero incapace di dire o di fare qualsiasi cosa mentre il ragazzo iniziò a muovere la mano avanti ed indietro facendo, inconsapevolmente credo, un massaggio al mio bottoncino ormai eretto.
Il massaggio durò parecchi minuti ed il piacere mi indeboliva sempre di più intanto che i due ragazzi dietro sbuffavano come mantici con le loro virilità schiacciate contro i miei glutei.
Le gambe come al solito cedettero un po’ facendo si che la pressione delle mie labbra sulla sua mano aumentasse e lui lo prese come un incoraggiamento.
Girò la mano ed infilò un dito dentro in maniera, in realtà, maldestra (forse era la sua prima donna) ma per me ormai qualsiasi contatto, in quella ulteriore situazione assurda che mi trovavo a vivere, era fonte di un piacere tanto vergognoso quanto inarrestabile.
I due ragazzi dietro non si erano ancora resi conto di cosa stesse succedendo davanti, ma appena lo scoprirono, ebbero la stessa identica idea e si mossero all’unisono afferrandomi con una mano la parte di sotto della natica che ormai la gonna lasciava scoperta e con l’altra mano mi afferrarono una tetta da ...