1. Matilde 01-04 - amanti


    Data: 21/08/2021, Categorie: Lesbo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    - Ho un po’ di paura, sai – mi dice esitando, distogliendo per un momento la bocca dalla mia.
    
    - Paura di che?
    
    - Paura di te, Matilde. Ho paura di perdere il senno per te. Tu mi baci e io farei qualsiasi cosa. Voglio dire, se ci fosse Franco qui, o un altro, non sarebbe la stessa cosa, perché noi due saremmo in competizione, faremmo, per così dire, a chi è più brava con lui. Saremmo felici di servirlo e di fare le troie tra di noi per lui e per il suo piacere. Invece così sei proprio tu che io voglio... e questo mi fa un po’ paura.
    
    - Tu non lo sai, ma anch’io ti ho sognata e ho fatto l’amore con te, proprio questa mattina...
    
    - Davvero?
    
    - Sì, e aspettavo a dirtelo, perché è importante, non è una cosa che ti capita così e poi ti passa. Mi sono preparata per te, quasi sapessi che tu avresti telefonato. Ma prima ero sdraiata sul letto e mi sono masturbata pensando che tu eri lì a guardarmi, poi a leccarmi. Ho pensato a te anche quando mi lavavo. Ti ho pensata tutta la mattina. E Franco non c’entra, sei tu il fulcro...
    
    E mentre le parlo mi faccio coraggio e le tiro giù la lampo laterale dei pantaloni.
    
    Lei mi aiuta e sguscia appena, in modo da offrirmi un delizioso slippino, al cui fondo noto subito una lieve traccia umida.
    
    Rimane così, le gambe allungate e appoggiate sul tavolino, i pantaloni a metà, ben conscia della muta seduzione di pancia mezza scoperta e di abbandono. Mi alzo, le sfilo interamente i pantaloni, che butto più in là, ma le rimetto con ...
    ... devozione le scarpe. In silenzio, mi tolgo la camicetta slacciando quei due bottoni, poi la mini, scoprendo alla sua vista un paio di gambe che non hanno proprio nulla da invidiare ad altre.
    
    Lentamente rimango con il mio slip azzurro, che sembra vivere di vita propria, respirando l’eccitazione che lo circonda da dentro e da fuori. L’orlo sulle cosce è leggermente distaccato dalla pelle.
    
    Anche lei si è tolta la camicia, siamo entrambe nude con gli slip, siamo eccitate, abbiamo tanta voglia di darci piacere e amore. Avvicino la mano all’orlo delle sue mutandine.
    
    - Voglio vederti, Debra. Voglio vederti intera, voglio capire cos’hai che io non ho...
    
    Sollevo l’orlo ed entro teneramente con la mano. Lei chiude gli occhi e si abbandona, si schiude. Con il dito arrivo alla fessura, che sento bagnata, calda.
    
    - Ne avevi così voglia, quando ti ha preso? E perché pensavi a me?
    
    - Sì, Matilde, pensavo a te e avevo la figa tutta bagnata, come ora. Era davvero meraviglioso, eccitante. Avrei voluto che tu fossi lì con me.
    
    - Io invece mi sono messa un dito sul clitoride – le sussurro – ed ho cominciato a carezzarmi. Pensavo che tu mi leccassi e poi mi dicessi delle cose un po’ dure, del tipo “godi, troia lesbica, sgrillettati mentre ti lecco e ti guardo”.
    
    Intanto con il dito vado su e giù per la sua figa, dolcemente, quasi senza farci caso, passeggiando. Sento però che lei con la testa è tutta lì e che si sta abbandonando al piacere in modo totale.
    
    Il mio dito è ormai ...
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