Per mano nel mondo dei grandi
Data: 21/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: nikypoxpox, Fonte: RaccontiMilu
... anzi: ammazza me, tu potresti essere mio figlio. Ero senza parole e senza pensieri, in quel momento il protettore degli amanti mi venne in soccorso mettendomi sulla bocca una frase che avevo letto e che sul momento salvò la situazione: Mi hai fatto provare un motivo per vivere, questo mi basta. Vorrei che per te fosse uguale. Gli dissi quasi in un respiro. Girò la testa e mi guardò seria, stette un attimo poi scoppiò a ridere con gli occhi ancora bagnati dal pianto, tornò ad abbracciarmi con impeto, allorecchio mi disse: Tu non sei un ragazzo, sei un uomo. Risposi stringendola forte. In quel momento capii che non era finita lì.Quando mi accompagnò alla porta era unaltra persona, era tenera, confusa, la sentivo molto vicina a me e alla mia età come se ci conoscessimo da sempre. Quella volta a salutarmi non fu una carezza ma un piccolo bacio sulla guancia molto vicino alla bocca. Ci vediamo la prossima settimana alla stessa ora. Dissi scappando giù per le scale per non sentire la risposta.Per strada camminavo ad un metro da terra con la testa vuota e il cuore pieno di energia, avevo un solo cruccio: ma perché avevo detto: tra una settimana, potevo dire: domani!?Poi tutto un botto ritornai per terra al pensiero del marito ( poliziotto = pistola = mio marito ci ammazza tutti e due: una equazione da brividi! ).resto del mondo, la mandibola anchilosata e il viso imbrattato mi sentivo un eroe vittorioso reduce da una campagna che avevo temuto persa.Antonietta mi dava lopportunità ...
... di conoscermi, di conoscere il suo corpo e nel contempo mi insegnava il rispetto delluniverso femminile che adesso donava linfa e fiducia alla mia innocenza chiedendomi in cambio di cancellare in futuro certi pregiudizi machisti.Raggiunsi il suo viso strusciando lungo il suo corpo, mi adagiai su di lei stando in mezzo alla sue gambe aperte, sentii un brivido di benessere. Luccello, che era rimasto grosso e duro, in quella posizione strusciava sullingresso delle piccole labbra, dopo un po lei cominciò a muovere il bacino facendo scorrere la cappella su tutta la vagina ancora umida, inarcò la schiena e con le mani si aggrappò ai miei glutei, mi tirò a se allargando completamente le cosce. Sentii la punta delluccello farsi largo in quella fessura bagnata e scivolare dentro fino ai testicoli. Mi sentii avvolgere dalle sue contrazioni e dalle gambe incrociate sopra la mia schiena, cominciai a muovermi avanti e indietro con forza, il viso immerso fra i grossi seni sudati che ondeggiavano sotto i miei colpi, le presi un capezzolo in bocca e cominciai a succhiarlo dolcemente, lei aveva la testa rovesciata da un lato con il viso coperto dai riccioli arruffati, gli occhi socchiusi assorti nel piacere segnato da un piccolo gemito ogni qualvolta immergevo luccello dentro di lei. Mi tirai su con il busto appoggiandomi sulle braccia tese per guardarla un po più dallalto (veder godere una donna credo sia una delle cose più belle della vita). Allimprovviso si aggrappò alla mia schiena con le ...