Anna e... il bagnino (1) - Racconti Erotici

Anna e... il bagnino (1)

... chiacchierare con lui. Non puoi non notare che si tratti soprattutto di ragazze e donne, evidentemente interessate almeno quanto te a quel pezzo di figo. Ma come avranno fatto a entrare in confidenza?

“Allora, come sta andando mia porcellina? ❤️🐽” È un mio messaggio, che ti rallegra.

“Qui si sta bene, ma faccio fatica ad attuare il mio piano... 🙄”

“Non trovi bocconcini all’altezza?”

“Io l’avrei anche trovato, ma non so come approcciarmi...”

“Immagino... hai provato a intercettarlo al bar?”

Giusto! Farà pure una pausa, no? Dovrai cercare di approfittarne per attaccare bottone.

“Non ancora, ma grazie per il suggerimento, lo farò senz’altro 😘😘😘”

“Ok, fammi sapere come procede 💞”

Verso ora di pranzo, un altro bagnino giunge per dargli il cambio. Senza dare troppo nell’occhio, lo segui mentre si dirige verso il chiosco. Poi, accade quello che non avevi previsto: esce proprio dalla spiaggia. Tu non puoi seguirlo così, in costume, e così corri indietro al tuo ombrellone, ti vesti in fretta e furia, tanto che i vicini avranno pensato a qualche emergenza, e riparti verso le viuzze del paese. Dove sarà andato? È pieno di locali e ristoranti... Fai un giro cercando di scrutare tra i tavoli, alla ricerca di quel bel bagnino. La canottiera rossa dovrebbe aiutare, ma purtroppo non ne vedi traccia. Dopo una mezz’ora di ricerca, ti convinci che probabilmente sarà andato nel suo appartamento per pranzare, ti compri un gelato come pranzo-consolazione e, dopo ...

... aver guardato qualche vetrina, rientri mestamente in spiaggia.

È solo per un caso che, non molto tempo dopo, lo scorgi da lontano, appoggiato al bancone del chiosco. Ti sistemi il trucco, prendi la borsetta e ti avvicini con nonchalance al bar, nella speranza di trovare un espediente per avviare una conversazione. Invece... disdetta! Proprio in quel momento abbandona il bancone per dirigersi nuovamente verso la spiaggia, per giunta accompagnato da un altro ragazzo. Tuttavia, qualcosa accade: si sfila gli occhiali da sole, ti guarda con i suoi occhi - magnetici, sono azzurri - e ti sorride. Ti senti mancare le gambe, vorresti ricambiare il sorriso ma probabilmente ti esce solo una smorfia da ebete e continui a camminare verso un bar a cui non hai nulla da ordinare. Ti siedi al posto dove era seduto lui e ordini un mojito nella speranza che ti dia qualche ispirazione su come proseguire l’approccio. Mentre sorseggi il tuo cocktail, ti arriva l’illuminazione: potresti portargli qualcosa da bere! Una birra, un cocktail... no, probabilmente non può bere in servizio... Allora, cosa? Ecco! Vedi due lattine di Lemonsoda ancora appoggiate sul bancone, vicino a te, e pensi che siano i vuoti della consumazione del bagnino e del suo amico. Decidi che la strategia è buona: secchi il mojito perché ti dia coraggio, paghi il cocktail e una lattina di Lemonsoda e ti dirigi verso la torretta dove cercherai di giocarti il tutto per tutto. Ti senti imbarazzata e imbranata e ti esce un richiamo ...