1. Al privé, serata bbw e ssbbw (2a parte)


    Data: 25/08/2021, Categorie: Etero Autore: ssbbw69, Fonte: Annunci69

    Per alcuni minuti rimanemmo in piedi l'una di fronte all'altro, a guardare le molteplici immagini di noi rimandate da un gioco di pareti a specchio.
    
    Lui, alto, fisico possente ricoperto da una peluria bruna e leggera, i fianchi fasciati da un boxer nero aderente che non nascondeva l'erezione. Io, che a malapena gli arrivavo alla spalla, forme perfino eccessive e pelle candida che sembravano uscite da un dipinto di Rubens, la sottoveste di raso che evidenziava l'opulenza dei fianchi, del ventre e del seno.
    
    Riprendemmo a baciarci.
    
    Mentre le mani dello sconosciuto mi accarezzavano le spalle e la schiena, mi resi conto di non sapere nemmeno il suo nome. Meglio così, mi dissi, ero stanca di storie altrui che rimanevano appese a brandelli nella mia memoria. Basta nomi, vite complicate, narrazioni che non mi appartenevano. Solo un corpo estraneo, destinato a rimanere tale, oggetto di piacere senza altri inutili orpelli.
    
    Il ragazzo si accorse che la mia testa era volata altrove, si scostò un poco da me e mi guardò negli occhi. Mi sentii nuda e scoperta e mi affrettai a sfilargli i boxer.
    
    Nessuna domanda, bambino, nessun ripensamento.
    
    “Ho il cazzo duro – mi sussurrò lui all'orecchio mentre la mia mano correva dal suo petto fino ai fianchi – per te”.
    
    Sorrisi e finsi di credergli. Allungai una mano sul suo ventre liscio e morbido, poi la strinsi attorno alla sua erezione. Da quanti anni non andavo con un uomo così giovane? Dai miei 30 anni. Da quasi 20 anni. Mi ...
    ... ero scordata di quanto potente potesse essere l'erezione di un uomo giovane.
    
    Scivolai ai suoi piedi, le mani ad esplorargli il corpo, il viso contro il suo ventre.
    
    Presi a strofinare le guance contro la sua pancia: i suoi peli scuri e folti solleticavano piacevolmente la mia pelle delicata.
    
    Dai suoi mugolii, capii che la sua eccitazione stava aumentando.
    
    Avvicinai la bocca al suo cazzo e iniziai a sfiorarlo prima con le labbra chiuse, poi con la punta della lingua.
    
    Giocai con la sua eccitazione per un tempo che ad entrambi parve infinito, poi lo afferrai con la mano destra e lo ingoiai fino alla base.
    
    Sentii che il ragazzo balbettava parole sconnesse; sorrisi ed aumentai il ritmo della fellatio. La lingua correva dalla punta alla base, L'asta, dura come il marmo ma bollente, spariva e riappariva dalla bocca.
    
    Quando mi avvisò che stava per venire accelerai i movimenti della testa, fino al suo grido soffocato.
    
    Un fiotto aspro mi invase la gola, ma riuscii a inghiottire fino all'ultima goccia, lasciando il giovane senza fiato.
    
    Dopo l'ultimo gemito, cadde di colpo seduto sul letto, per poi coricarsi con le braccia allungate sopra la testa.
    
    “Ti arrendi già?” lo canzonai io.
    
    Lui grugnì qualcosa che io non intesi bene, rimase ancora un minuto in silenzio, poi, con un improvviso colpo di reni, si sollevò sul busto e mi prese per i fianchi, facendomi pesantemente cadere sul materasso insieme a lui.
    
    Mi fece coricare sulla schiena, poi salì su di me ...
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