Al privé, serata bbw e ssbbw (2a parte)
Data: 25/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: ssbbw69, Fonte: Annunci69
... guardandomi con aria di sfida: “Sarai tu alla fine a chiedermi basta. Te lo prometto.”
La mia risposta fu una risata sfacciata, che lui interruppe con un bacio.
Dalla bocca alle guance, poi le orecchie e il collo.
La mia pelle era bollente e lungo le braccia iniziavo ad avvertire quella leggera scossa che precedeva una forte eccitazione sessuale. Gli passai le mani sulla schiena, liscia e compatta. I suoi muscoli si muovevano come in una danza lenta e sensuale.
Mi fece scivolare dalle spalle la sottoveste, scoprendomi i seni.
Allungai lo sguardo e sullo specchio del soffitto vidi il suo corpo tonico che incombeva sul mio. La sua pelle scura contro la mia pelle lattea. I suoi muscoli asciutti contro la mia opulenza.
Quando iniziò a succhiarmi i capezzoli, non riuscii a trattenere un piccolo grido.
Tornò a baciarmi la bocca, mentre affondava le dita della mano destra nel mio seno. Sembrava voler impastare la mia carne, entrare dentro di me in maniera violenta e prepotente.
Avevo i capezzoli durissimi e dolenti dalla grande eccitazione e gli ordinai di afferrarmeli con le dita.
Il ragazzo ubbidì, iniziando una tortura lenta e terribilmente eccitante.
Mentre le sue dita stringevano, mi guardava con aria di sfida.
“Ti faccio male?” chiese.
“Sì”.
“Allora smetto subito.”
“No!”
Giocò con i miei seni ancora qualche minuto, poi lo sentii scivolare verso il mio ventre.
Spostò la bocca lungo le cosce, poi di nuovo sul ventre e sui ...
... fianchi, infine, mi fece allargare le gambe, facendosi largo con il viso fra la mia carne abbondante.
“Che cosa vuoi?”
“Sei un figlio di puttana.”
“Dimmelo” rispose con una risata lui.
“Baciala.”
“Che cosa?”
“Baciami la fica. Cazzo!” risposi esasperata.
Lo sentii ridere ancora e poi divaricarmi con forza le gambe e infilarmi la testa fra le cosce.
L'odore della mia eccitazione stava impregnando l'aria della stanza: ero bagnata fino alle ginocchia e le gambe iniziavano a tremarmi.
La sua lingua sul mio clitoride fu una liberazione: ad ogni colpo che arrivava gemevo sempre più forte. Giocava meravigliosamente con il mio sesso: la lingua scendeva a solleticare l'interno delle piccole labbra con colpetti leggeri e delicati, salvo poi penetrarmi con forza, come se volesse anticiparmi quello che mi avrebbe dato di lì a poco.
Lo sentii risucchiare nella bocca le grandi labbra, lisce e carnose.
Ero bollente e la testa iniziava a girarmi. Conoscevo bene il mio corpo e sapevo che di lì a breve avrei perso del tutto il controllo.
“Infilami due dita dentro, ti prego” mi ritrovai ad implorarlo.
Senza staccare la lingua dal clitoride, il ragazzo mi penetrò con due dita che poi ripiegò leggermente ad uncino.
“Scopami con le dita, più forte, più forte.”
Quando iniziai a sentire il cuore battermi all'impazzata nelle orecchie, capii che mi stavo avvicinando all'orgasmo: dimenando i fianchi, lo implorai di non smettere.
Lui aumentò la pressione della ...