1. Certe cose


    Data: 25/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: BOY94cercaMATURI, Fonte: Annunci69

    ... sicura naturalezza mi disse:
    
    - Non preoccuparti; rimettiti come prima.
    
    Cosi riavvicino la mia testa sulle sue gambe.
    
    Mi trovavo cosi con un pene bello, turgido, peloso da un lato della testa, mentre guardavo la tv girato dall'altro lato.
    
    Poi, sempre con estrema naturalezza, Bruno iniziò a accarezzarmi la testa, le guance, la bocca e mi chiese:
    
    - Posso chiederti un piacere.
    
    Risposi di si, e lui:
    
    - Chiudi gli occhi.
    
    Cosi chiusi gli occhi.
    
    Lui girò la mia testa verso di lui, la spostò, poi lo sentii alzarzi un po'. Dopodichè sentii qualcosa di caldo e di morbido e di peloso sulla mia bocca.
    
    Aprii gli occhi e compresi che aveva messo le sue palle sulla mia bocca.
    
    Poi accarezzandomi mi chiese:
    
    - Me le leccheresti? È da tanto che nessuno lo fa più.
    
    Cosi, senza parlare, inziai a leccargli le palle.
    
    Erano morbide e delicate e sentivo ad ogni leccata la sua eccitazione crescere.
    
    Poi decisi di provare a leccare il pene.
    
    Lo presi in bocca.
    
    Bruno aveva un pene non lunghissimo ma corposo e grosso.
    
    Sentii il sapore salato del suo pene. Lo sentivo godere. Lo succhiavo con dolcezza ma poi inziiai a succhiarlo piu forte.
    
    Volevo sentire il suo sapore e non dimenticarlo.
    
    Sentivo Bruno godere forte.
    
    Lo sentivo in mio potere.
    
    Avevo trovato il modo per essere indispensabile per quella persona.
    
    Io ero il suo piacere piu nascosto.
    
    Sentivo lui voler scoparmi la bocca con sempre maggiore foga.
    
    Sentivo non volersi staccare mai ...
    ... dalla mia bocca.
    
    Era perso nei suoi pensieri più sconci e perversi.
    
    Lo sentivo dentro il suo circuito mentare del "non fare certe cose" proprio mentre quelle "certe cose" erano il suo desiderio proibito di una vita.
    
    Rinfacciava a noi giovani il nostro degrado morale, mentre ambiva al degrado più osceno e più indicibile, quello di scopare la bocca di un ragazzo perso nella sua tempesta ormonale.
    
    Lo succhiavo e mi toccavo. Sentivo il piacere pervadermi il corpo, i sensi, l'anima.
    
    In quel momento non erò più nessuno.
    
    La percezione della vita, della mia vita era ridotta ad un piacere localizzato nella mia bocca.
    
    Non ero di sicuro il ragazzo che giocava alla play con i suoi amici o che studiava per andare bene all'interrogazione di latino o che temeva di parlare alle ragazze per il timore che loro potessero crederlo un perdente.
    
    Ero solo una bocca feroce che dava piacere ad un uomo altrettanto feroce, forse un padre di famiglia, un buon uomo, un lavoratore onesto ma in quel momento solo un pene duro e focoso pronto a esplodere il suo piacere ovunque potesse.
    
    Lo senti avvisarmi dolcemente che era arrivato al culmine del piacere e che stava per venire.
    
    Lo sentii a stento, perso nel mio piacere.
    
    Venne nella mia bocca.
    
    Il sapore caldo del suo sperma era come la ricompensa dopo un duro lavoro, era il relax dopo un esercizio faticoso. Sentivo i pene sgonfiarsi e lo sguardo di bruno normalizzarsi.
    
    Avevamo attraversato la tempesta insieme. Era stato ...