1. Come un figlio


    Data: 26/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... Slacciò i pantaloncini e me li fece scendere ai piedi, aiutato da me che mi alzai leggermente.
    
    Inutile dire che il mio cazzo schizzò fuori come un siluro pronto al lancio. Si abbassò di colpo i suoi di pantaloncini istigandomi così a toccargli il culetto, che mi affrettai ad accarezzare. La mia mano poteva contenere una sua chiappetta per intero. Me lo prese in bocca, anzi in gola in un solo colpo e rimase fermo così, tenendolo in fondo per un po'.
    
    Gettai la testa indietro, sulla spalliera del divano, ed allargai le gambe emettendo un rantolo di godimento. Lui lo prese in mano e, dopo averlo ammirato un istante, lo rimise dentro, questa volta cominciando ad andare su e giù, avvolgendoci la lingua e succhiandolo come un'idrovora. Ne aveva di esperienza l'innocentino!
    
    La mia mano gli allargò il sederino e le dita raggiunsero il tenero forellino. Il grosso indice ci sprofondò dentro come il burro e lui emise un mugolio di assenso. Non mi meravigliai. Avevo capito che ne aveva avute di esperienze.
    
    "Ahhh, che puttanella che sei! Ti piace il cazzo, eh?"
    
    Se lo sfilò dalla bocca. "Siii, mi piace da impazzire" e riprese a succhiarlo.
    
    "Ma ti rendi conto che sono vecchio per te?"
    
    "No, mi piacciono quelli della tua età" e giù un'altra succhiata. "Avete più esperienza... i cazzi più grossi... siete più porci" e giù ancora.
    
    "Ah... siii... così... bravo! Anche tu sei un bel porcellino!"
    
    "Nooo... io sono una troia. Mi piace farmi fottere, essere usato per il ...
    ... piacere di voi maschi". Affondai due dita nel suo culetto, spingendole fino in fondo. Il buco si era tutto bagnato di umori.
    
    "Ahhh... siii.... mettici il cazzo. Scopami, ti prego". Cominciò a vibrare tutto dall'eccitazione mentre andavo su e giù con le mie dita, che intanto erano diventate tre. Era proprio una bellissima troietta in calore.
    
    Non potevo trattenermi oltre. Il cazzo mi faceva male per quanto era duro. Mi alzai e lo girai alzandogli le gambe. La mia mazza puntava, enorme, verso il suo buchino. "E' questo che vuoi? Ti farò male. Non puoi più fermarmi".
    
    "Fottimi duro. Usami come una puttana".
    
    "Tu sei una puttana!" e gli sprofondai dentro fino alle palle spaccandogli il buco e sfondandolo in un tutt'uno.
    
    Lanciò un urlo. Gli occhi gli si rivoltarono. Mosse la testa a sinistra e a destra parossisticamente. Godeva e gridava, incitandomi a fotterlo senza pietà. Infatti non usai pietà per il suo culetto. Cominciai a scoparlo forte, sempre più forte.
    
    Fu una mezz'ora di fuoco. Lo rigirai a pecorina per piantarglielo più in fondo. Lo tirai giù dal divano, sul tappetino di cotone, nella posizione del missionario. Poi lo rivoltai schiacciandolo sul pavimento, allungandomi su di lui. Gli feci sentire tutto il mio pelo sulla sua schiena glabra. Non smisi un attimo di fotterlo tra le sue grida ed i miei grugniti di piacere. Le mie grosse palle pelose sbattevano rumorosamente contro le sue chiappette spalancate.
    
    Il suo buco non opponeva più alcuna resistenza, ...