1. Il gioco (seconda parte)


    Data: 26/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: ragazzoserio71, Fonte: Annunci69

    ... accrescendo la mia eccitazione a dismisura.
    
    Ad un certo punto mi fermai e lo tirai fuori. Il suo corpo minuto tremava. Le dissi : “è questo quello che voglio”! Dopo avergli inserito un dito nell’ano, la sodomizzai.
    
    Venni dentro di lei dopo pochi minuti.
    
    Tutto il nostro amplesso durò non più di un quarto d’ora, ma fu qualcosa di straordinario!
    
    Da quel giorno iniziò la nostra relazione o presunta tale. Era più una questione di sesso, o una questione di gioco. Lei era la mia schiava e io il suo padrone. Era un gioco di ruolo, soft, molto sottile ma perverso.
    
    Riuscivamo ad incontrarci un paio di volte al mese, sempre su locations che avevo in carico per la vendita.
    
    Le dicevo come doveva vestirsi per i nostri incontri, soprattutto nell’intimo, e lei mi ubbidiva. Poi mi disse che potevo anche proporle dell’oggettistica, a lei piaceva. Fu così che iniziai ad acquistare vibratori di tutte le misure, pinze stringi capezzoli e perfino un piccolo frustino. Fu lei ad introdurmi, ad insegnarmi. C’era una parola d’ordine che avevamo prefissato. Pronunciata quella parola, ci sarebbe stato lo stop immediato del gioco. Ma non ce ne fu mai bisogno. Diceva che ero bravo, sapevo capire il limite.
    
    A me non interessava procurargli dolore, non ero un sadico. Era il gioco di ruolo, il comandare che mi affascinava. A lei piaceva sentire il dolore nei capezzoli e così glieli stringevo con forza, ma sapevo e percepivo fin dove poter arrivare. Un paio di giorni prima dei nostri ...
    ... incontri, pregustavo e immaginavo quello che sarebbe potuto succedere. Ogni volta era qualcosa di nuovo. Prima del gioco eravamo due persone normali come tante altre, poi ci calavamo nei nostri rispettivi ruoli e finito il gioco ritornavamo quelli di prima. Più giocavamo, più ci conoscevamo, più il gioco diventava bello e raffinato. Eravamo in piena complicità.
    
    “Con mia moglie il sesso non era mai stato gioco e complicità, ma solo un piccolo attimo di passione.
    
    Tra di noi c’era troppo rispetto.”
    
    In uno dei nostri incontri rimasi addirittura vestito, mentre Paola completamente nuda , divenne il mio giocattolo. La accarezzai a lungo, la leccai, la penetrai con un vibratore. Facevo di tutto per darle piacere. Iniziai a capire che lei era ai miei ordini in senso letterale, ma in realtà era lei a gestire il gioco. Lei eseguiva i miei ordini per farmi piacere ed io le davo ordini per donarle il piacere.
    
    Nel frattempo i rapporti con mia moglie diventavano sempre più freddi, il fare poco sesso ci stava allontanando sempre di più. Questo gioco mi aveva risvegliato i bollori, sembravo un ventenne sempre arrapato. Ci provavo sempre più spesso con mia moglie, ma otto volte su dieci venivo rifiutato. Le due volte in cui ci stava, era sempre comunque la solita minestra. Una sera girata di schiena si era appena addormentata, provai a stuzzicarla perché avevo una gran voglia, ottenni solamente una tremenda litigata. Dopo la lite andai in bagno e mi masturbai pensando a Paola, ai ...
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