Mohamed e gli altri - parte 3
Data: 26/08/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: cumonface, Fonte: Annunci69
La mattina seguente mi svegliai in maniera del tutto naturale: non avevo messo nessuna sveglia. Non avevo più bisogno di cercare un posto dove andare a dormire … (almeno per il momento – pensai). Nella stanza c'era tutto buio ma capivo che fosse già giorno. Pensai subito alla scopata della notte precedente e in un secondo fui travolto da mille sensazioni. Non era stato un sogno: era tutto vero e soprattutto era successo a me! D'istinto allungai una mano di fianco per cercare Mohamed, ma lui non c'era e in effetti sapevo che sarebbe uscito presto, insieme agli altri ragazzi. Sentivo addosso l'odore del sesso e di quel maschio che solo poche ore prima mi aveva saputo scopare con tanta forza e passione. Ero ancora eccitato e mi chiedevo se e quando sarebbe potuto succedere di nuovo. Ma magari invece … non ci sarebbe stato mai più nulla!
Con le dita mi accarezzai il buco del culo e lo sentì umido e morbido. Mohamed era riuscito a sfondarmelo con tutto se stesso e ora mi sembrava di averlo ancora aperto, rotto e capace di prendere tanti e tanti altri cazzi ancora. Mi alzai per andare in bagno e, siccome sapevo di essere solo, mi misi solamente un pareo leggerissimo attorno ai fianchi e, senza neppure fare luce in camera, entrai in bagno. Continuavo a toccarmi il buco del culo. Non era così, ma mi sembrava di avere ancora la sborra di Mohamed che mi colava tra le gambe.
Davanti allo specchio mi allargavo le chiappe e provavo a immaginare il cazzo di Mohamed poco prima che ...
... mi scopava da dietro ansimando e sbattendo le palle sul mio culo bianco.
Avevo assolutamente bisogno di un caffé. Andai in cucina e cercai tutto quello di cui avevo bisogno, aprendo e sbattendo tutti gli sportelli, convinto sempre di essere solo in casa. Nel lavandino c'erano montagne di piatti, padelle e bicchieri da lavare. E così pensai di fare una cosa carina, per ringraziare a modo mio i ragazzi della loro disponibilità: li avrei lavati io mentre aspettavo il caffè. Accesi anche una radiolina, che era su uno scaffale e cantando e ballando cominciai a darmi da fare. Ero immerso in mille pensieri e con l'acqua che scrosciava, quando da dietro sentì una mano darmi una fortissima pacca sul culo accompagnata da un ''buongiorno, puttanella!”. Era Youssef ! Cazzo, non ero solo! - pensai.
“Spero di non averti svegliato! Non pensavo che ci fosse qualcuno in casa!” - dissi io.
“Ed è per questo che sei mezza nuda, allora?” - fece lui con voce strana.
Non sapevo che rispondere e ora che ci pensavo il mio pareo era pure di quelli super trasparenti.
"Anche Youssef mi parla al femminile" - pensai tra me e me. "Forse, loro mi vedono davvero come una femminuccia" - fu il mio pensiero.
“Volevo farmi un caffé prima di buttarmi in doccia! Anzi mi faresti un piacere? Sta uscendo il caffé. Io finisco di lavare queste due cose. Lo metteresti tu?” - gli domandai, mentre sciacquavo alcuni piatti e avevo le mani insaponate. Lui senza dire niente andò a spengere il caffé e venne ...