Il numero perfetto - Racconti Erotici

Il numero perfetto

Una fantasia recondita che Roberto ha sempre avuto è quella di trovare il singolo per completare il triangolo perfetto. Ma non un singolo qualsiasi: un singolo capace di farle toccare il piacere supremo del sesso anale. Lei, Jessica, la prima volta che le è stato proposto, è rimasta sconcertata. Ma lentamente, dopo diverse e diverse opere di persuasione, Lei inizia a cogliere le sfaccettature positive di un mai pensato prima manage a trois. Di lì a breve, alla prima occasione propizia, Roberto regala a Jessica un pacco a sorpresa. Un pacco dal contenuto hot, da aprire quando sarebbe calata la sera. Quando alle nove di sera rimasero soli in salotto, la loro alcova, aprì il regalo e si trovò in mano la confezione di un fallo in lattice, completo di palle, di misura considerevole, da restare senza parole. Lui le chiese se le piacesse e Lei, senza scomporsi, ma con una crescente curiosità, disse che non c’era bisogno di usare un pene di gomma; a lei, insomma, piaceva (o almeno credeva le piacesse) farlo come l'aveva sempre fatto. E così, dopo l'ennesima opera di persuasione per provarlo, un'opera questa volta più veloce della precedente, Lei si ritrovò a metterselo nella figa mentre prendeva in bocca il cazzo di Roberto. E sempre quella sera insieme provarono la doppia penetrazione nella fica... un orgasmo raggiunto che neanche immaginava poche ore prima. Ma adesso arriviamo al fatto che per lei è stato l'apice della scoperta del piacere.

Il sesso anale. Con Roberto, ogni ...

... qualvolta l'hanno praticato, è stato doloroso. Era mancata forse la giusta distensione nel praticarlo. Una sera d’agosto, Roberto invitò l'amico a cena, Vittorio, partenopeo e più giovane di loro. Voleva fare una cena prima delle meritate vacanze.

Quella sera Jessica aveva indossato, con molte insistenze da parte di Roberto, una mini nera molto aderente che metteva in risalto il suo culetto e una camicia bianca leggera aperta sul collo che lasciava intravedere il solco delle tette. Sotto portava un reggiseno bianco merlettato, molto trasparente e ai piedi indossava un paio di sandali neri, di cuoio, con un po’ di tacco alto, senza che Roberto sapesse che sotto la mini non aveva gli slip. Vittorio, dopo aver fatto due parole con Lei, andò in giardino, dove Roberto era impegnato con il barbecue. Lei si mise a guardarli dalla finestra della cucina, vedeva Roberto e Vittorio e le venne in mente la fantasia di Roberto e del Triangolo ed una strana, piacevole eccitazione iniziò a percorrerle tutto il corpo.

Arrivò il momento di sedersi a tavola, mangiarono in terrazza, cosi si stava più freschi visto il caldo. Intanto si parlava, si mangiava, durante la cena scorreva del buon vino bianco, il che allentò parecchio i freni inibitori di Lei. Quando Vittorio andò un istante al bagno, Roberto le fece notare che Vittorio le mangiava le tette con gli occhi, confessandole di trovare la cosa estremamente eccitante. Lei abbozzò un sorriso e gli disse di darsi una calmata, considerato che ...