Al cinema con l allieva
Data: 09/01/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Max_Desiderio
Era tanto che non mi succedeva di andare al cinema e neppure ricordavo quanto tempo fosse passato dall’ultima volta che c’ero andato da solo. Da quando stavo con Deborah, le nostre vite erano state vissute in perfetta sincronia ed anche soltanto vedere un film, senza la sua mano nella mia, mi metteva a disagio. Deborah era dai genitori al mare e non era un mistero che non fossi esattamente quello che si può definire il partito ideale per la loro ultimogenita. Colpa del mio passato da inguaribile sciupafemmine, avevo supposto, anche se quella ritenevo potesse essere considerata acqua passata.
Il mio lavoro mi aveva sempre portato a fare facilmente breccia nel cuore delle mie tante allieve. Ero istruttore nella palestra più in vista della città, simpatico, ben fatto, non c’era sera, prima di conoscere Deborah, che non finissi in compagnia di una delle mie allieve più carine. Deborah venne molto tempo dopo, anche se fu proprio la palestra a farci incontrare. Capii subito che non era come le altre e me ne innamorai come un ragazzino.
I genitori da subito, però, ci avevano reso la vita difficile e quindi se lei era con loro io dovevo esserle lontano anni luce. Era diventato, questo, l’unico modo per sopravvivere all’incresciosa situazione che si era creata.
L’addetto a strapparmi il biglietto scostò i pesanti drappi che mi separavano dalla platea e mi lasciò entrare. Una volta all’interno mi accorsi che i posti a sedere erano tutti occupati meno quelli dell’ultima ...
... fila che avevano davvero poco di appetibile visto che erano praticamente appiccicati alle poltrone della penultima fila e, quasi non bastasse, a siderale distanza dallo schermo.
Mio malgrado presi posto nell’ultima poltrona di sinistra. Qualche istante dopo le luci della sala si spensero. Alla mia destra scorgevo, illuminata a tratti dal proiettore alle mie spalle, la lunga fila di poltrone abbattute e vuote che conduceva al corridoio centrale. Il film cominciò.
Di tanto in tanto, distrattamente, davo un’occhiata qua e là alle nuche di coloro che erano intenti a guardare il film, poi, in breve, la trama mi avvinse completamente e solo la riaccensione delle luci, che annunciava la fine del primo tempo, mi riportò davanti agli occhi la sala gremita e le teste, ormai completamente illuminate, degli spettatori. Fu allora che sentii due mani chiudermi gli occhi accompagnate da una voce femminile. “indovina chi sono?” chiese quella voce. Non ne avevo la più pallida idea ,tirai ad indovinare un paio di volte ma rimediai soltanto un paio di risentite e deluse rispostacce. “Dicevi che mi avresti riconosciuta in mezzo a mille, lo dicevo io che dei complimenti degli istruttori non bisogna fidarsi” replicò quella voce. Finalmente si accese la lampadina. Era Serena, una delle allieve più attraenti avessi mai avuto. Aveva poco più di 18 anni, la metà dei miei quindi, ma era il classico tipo di ragazza che avrebbe fatto perdere la testa a chiunque. In palestra mi ero accorto da subito ...