Al cinema con l allieva
Data: 09/01/2018,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Max_Desiderio
... dell’effetto che aveva la sua presenza sui ragazzi ed anche sugli uomini non più giovanissimi. Erano tutti a sbavarle dietro e lei pareva facesse di tutto per attirare la loro attenzione. Il suo ingresso in sala pesi costituiva una sorta di corto circuito per tutti i maschietti presenti. Lei sempre in tutine aderentissime, capaci di lasciare ben poco all’immaginazione, passava da un attrezzo all’altro con una sensualità sconvolgente.
Circolavano diverse voci sul suo conto e sebbene molte di queste potevano anche essere il frutto dell’immaginazione dei tanti spacconi delusi che le facevano il filo, la sua figura era ormai circondata da quell’impalpabile velo di sfrontata disponibilità che la faceva apparire ancora più eccitante di quanto già non fosse.
“Che ci fai qui tutto solo, istruttore?” mi chiese sedendosi alla poltrona accanto alla mia. “Volevo vedere questo film e allora…eccomi qua”, risposi io. “Sono qui con un paio di amiche ma non ci penso neppure a tornare da loro. Sono di una noia mortale e poi chi si perderebbe mai l’occasione di vedere la fine del film con il mio istruttore preferito! Posso sedermi qui accanto a te?”. Quella domanda percorse il mio corpo come la più potente e improvvisa delle scariche elettriche. Sapevo che aver accanto, nel buio della sala, una ragazzina così non sarebbe stato facile. Una parte di me avrebbe voluto dirle di no, ma, quasi senza accorgermene le feci segno di restare lì accanto a me.
Il film cominciò pochi istanti dopo. ...
... Serena tolse la giacca di jeans che aveva addosso e la lasciò cadere sulla poltrona vuota che aveva accanto. La luce intermittente del proiettore illuminava a tratti la magliettina corta e aderente che metteva in risalto i suoi seni generosi. Il film era lì che andava, ma, la mia attenzione, prima persa nella trama del film, ora era letteralmente dalla sua sensualità.
Il mio sguardo, poi, si posava sulle gambe lasciate colpevolmente scoperte da una ridottissima mini gonna. Ero ormai in balia di quella splendida diciottenne. Cercavo con tutte le forze di respingere la mia eccitazione, ma, ogni mio sforzo sembrava inutile, ogni mio tentativo di concentrarmi su quello che veniva proiettato sullo schermo non sortiva alcun effetto. L’immagine di Deborah, la ragazza che amavo più della mia stessa vita, rimbalzava all’interno della mia testa come fosse una scheggia impazzita ma l’eccitazione, l’istinto, la voglia di trasgressione, che mai prima di allora avevo sentito forti crescere dentro di me, stavano prendendo il sopravvento. Serena, dal canto suo, sembrava quasi essersi accorta del mio conflitto interiore e faceva di tutto per non attenuarlo. Sembrava, anzi, provare piacere ad accarezzarsi distrattamente la coscia, poi il seno destro e a schiudere lentamente le labbra lasciando intravedere la lingua.
Ero eccitatissimo ma inerte, immobile sulla mia poltrona, incapace di dare un seguito alle forti emozioni che mi stava trasmettendo quella ragazzina. Gli occhi fissavano lo ...