Il ricatto del mio vicino ( 5° parte )
Data: 27/08/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Nathan70, Fonte: Annunci69
“ Vedo troppi peli sulla tua figa ……. una zoccola della tua levatura deve curare di più l’oggetto che mette a disposizione per dare piacere al suo maschio …… Domani la renderemo più armoniosa “.
Mi aspettavo un complimento ed invece arrivò l’ennesima mortificazione, tanto per rimarcare che non ero la protagonista di un incontro tra due amanti ma ero il suo giocattolo sessuale. Arrivo perentorio l’ennesimo ordine.
“ Sposta quella sedia, piegati in avanti e appoggia i gomiti sul tavolo “
Mettendomi in quella posizione poteva avere una visione da infarto.
“ Apri bene le gambe “
Adesso il mio corpo descriveva un angolo retto perfetto, facendomi divaricare le gambe mi aveva abbassato di quel tanto che il mio culo era perfettamente allineato con il piano del tavolo, i miei due buchetti ero in bella mostra davanti ai suoi occhi, Franco si godette lo spettacolo per alcuni minuti, poi sentii che si alzava e mi si avvicinava, sentivo la sua presenza ma non riuscivo a scorgere la sua figura. In me cresceva sempre di più lo stato di agitazione, mi aspettavo o forse speravo che da li a poco avrebbe iniziato a toccarmi nelle parti intime consentendomi finalmente di godere, ma ancora una volta fui smentita, all’improvviso mi arrivò un possente schiaffo sulla natica destra, un po’ per la forza un po’ per la sorpresa persi l’appoggio dei gomiti e mi ritrovai riversa con tutto il busto sul freddo tavolo,
“ Rimetti in posizione “
“ Allarga bene le gambe, come prima ...
... “
“ Conta, così saprò quando mi dovrò fermare “
Subito ne arrivò un altro ma stavolta sulla natica sinistra.
“ Due “
Prima mi carezzava delicatamente come se volesse preparare la pelle a ricevere il colpo poi ritraeva la mano e colpiva con violenza.
“ Tre ”
“ Quattro ”
“ Cinque ”
Il sedere era caldissimo, la pelle era tirata allo spasimo, e quanto più delicata era la carezza tanto più era forte la sculacciata, alternava i colpi sia sulle due metà del culo che sulla parte alte delle cosce all’altezza della balza delle calze. Quando mi carezzava l’interno delle cosce risaliva fino alla figa, me la toccava con una tale esperienza che per il piacere inarcavo la testa indietro come se fossi posseduta.
Ma i momenti di piacere erano davvero minimi rispetto al dolore che mi provocavano le sculacciate che stavo ricevendo, un poco per l’umiliazione e molto per il dolore che provavo che i miei occhioni marroni cominciarono a riempirsi di lacrime. Continuò a sculacciarmi per diversi minuti, neanche la mia passerina fu risparmiata, fu colpita più volte e furono le più dolorose primo perché era una parte delicata secondo perché era allo spasimo per il desiderio di godere.
“ Trenta possono bastare, ti ho fatto il culo tutto rosso come ti meritavi. “
Rimasi riversa sul tavolo e con le gambe piagate, ero distrutta, nella mia vita avevo avute esperienze con diversi uomini ma mai nessuno mi aveva fatto sentire così dolore sia fisicamente che moralmente,
“ Alzati ...