1. Il ricatto del mio vicino ( 5° parte )


    Data: 27/08/2021, Categorie: Etero Autore: Nathan70, Fonte: Annunci69

    ... glande, presi i testicoli in mano saggiandone la consistenza, erano belli grossi e molto duri. Seguendo il suo consiglio me lo feci scivolare dalla bocca e lo leccai per tutta la sua lunghezza, sentivo distintamente sotto la mia lingua le vene del pene, lo alzai e cominciai a dedicarmi ai due testicoli, prima leccandoli e poi succhiandoli alternativamente, a giudicare dai suoi sospiri capii che il trattamento che gli stavo riservando era di suo gradimento, tanto è che il pene che con la mano stavo continuando a segare diventò ancora più duro. Con le sue mani mi prese la testa e me lo rimise di nuovo in bocca cominciando a dettare l’andirivieni sull’asta, ogni tanto si ritraeva con il bacino facendo uscire il cazzo dalla mia bocca e brandendolo con una mano me lo sbatteva sulle guance come se fosse un piccolo randello poi tenendomi ferma la testa con la mano me lo rimetteva tra le labbra aumentando il ritmo del movimento, mi stava letteralmente scopando in bocca. Andammo avanti così per più di venti minuti, mi chiedevo se la sua resistenza fosse dovuta all’età o all’esperienza, certo è che per tutto quel tempo non aveva manifestato cenni di cedimento era rimasto duro come il marmo, ne con Federico ne con altri ero mai arrivata a certi limiti. Ad un tratto lo sentii irrigidirsi ancora di più, la morsa delle sue mani si fece più stretta mi posizionò la cappella tra le labbra serrate e mi scaricò una quantità enorme di sborra direttamente in gola, era caldissima e densa, feci ...
    ... fatica a ingoiarla tutta perché ne era veramente tanta, non che lo sperma mi faccia schifo ma di solito mi piace prenderlo sulle labbra e sul viso, fui accontentata perché ritraendomi, credendo che avesse finito fui colpita in piana faccia da un altro schizzo poderoso.
    
    “ Puliscimi bene il cazzo e pulisciti la faccia senza sprecare niente “
    
    Non me lo feci ripetere, nonostante avesse goduto era ancora in tiro. Lo succhiai ancora per un po’ poi mi staccai e rimanendo in ginocchio mi tolsi lo sperma che avevo in faccia con le dita e me le portai alla bocca.
    
    Il suo sperma era dolciastro, sarà stato per la voglia che avevo ma posso dire in una sola parola che era buonissimo. Ero stravolta dalla fatica, dal dolore e dalla voglia, la mia micina reclamava la sua parte.
    
    “ Non male come primo giorno, Alzati “
    
    Disse alzandosi lo slip e i pantaloni, e porgendomi il mio telefonino disse:
    
    “ Adesso chiamiamo il cornutone e vediamo se gli fa male la testa per le corna che gli abbiamo appena messo“
    
    Disse ridendo e mettendosi davanti a me per sentire quello che dicevamo. Chiamai Federico, che appena mi senti mi chiese come stavo e se mi era passata la febbre, risposi che stavo meglio, ma la voce diventò tremante perché sobbalzai sentendo la mano di Franco che si intrufolava tra le mie gambe, con pochi movimenti riuscì a farsi largo tra le mie labbra e a penetrarmi la figa con il dito medio. Parlavo con il mio ragazzo al telefono e contemporaneamente stavo finalmente per ...