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Vacanze al cairo - capitolo 6
Data: 28/08/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
Capitolo sei Dato che Michele, come me, era in vacanza per l'estate, decidemmo di incontrarci il mattino seguente per un giro della città. Il Cairo è una città grande e caotica. Visitarla nel calore dell'estate é fastidioso per il caldo e la massa ribollente di persone che sembra siano dappertutto. Comunque lui decise che il modo più rapido e più facile per andare in centro era il tram o la Metro. Era più conveniente che prendere un taxi e probabilmente altrettanto rapido. Andammo alla fermata vicina al fiume, un luogo chiamato Midan Tahrir che era una stazione in una piazza enorme che aveva su di un lato il Museo del Cairo, l’Hilton sulla riva del Nilo ed i principali uffici statali sul terzo lato. Attraversammo la piazza ed entrammo nell’Hilton. Invece di fermarci lì, come mi aspettavo, mi portò ad una porta laterale e, una volta attraversata la strada trafficata, arrivammo sulle banchine del Nilo. “Vieni.” Disse: “Seguimi.” E cominciò a camminare lungo la sponda. Sotto un ponte a circa cinquanta metri indicò una banda di ragazzi egiziani che nuotavano nell'ombra fresca del ponte. Erano una decina con un’età dai 10 ai 16 anni circa. Ci fermammo e ci appoggiammo al muro guardandoli. Un paio di loro agitarono la mano verso Michele che rispose con un sorriso. “Qualche volta tornando da scuola mi fermo a guardarli.” Spiegò: “Non siamo in grado di parlarci ma loro sono piuttosto amichevoli ed io qualche volta do loro qualche piastra per comprarci bibite o ...
... qualche altra cosa.” Guardandoli capii perché gli piaceva guardarli. Come la maggior parte dei ragazzi egiziani avevano una meravigliosa e liscia pelle color oliva, che sembrava ancora migliore quando brillava per l'acqua. Dovevano essere dello strato più povero della popolazione locale, i loro galabeya erano laceri ed a brandelli e nessuno portava un paio di calzoncini da bagno. Quelli che decidevano di andare nell'acqua alzavano il loro galabeya e, se sotto portavano qualche cosa, portavano solo le mutande. Io ero particolarmente affascinato da un ragazzo di circa dodici anni che stava nuotando con i pantaloni. Essendo bagnato, potevo vedere delineati un set perfetto di palle e la sua asta… ed erano paradisiaci. Non riuscivo a toglierci gli occhi, loro dovettero accorgersene dato che borbottarono qualche cosa in arabo, indicarono Michele e me e cominciarono a ridere. Sentendomi imbarazzato stavo per allontanarmi quando Michele mi fermò. “Non preoccuparti. Facevano così anche con me prima. Sono sicuro che sanno perché mi piace guardarli, ma non sembra che se ne curino. Una volta avevano anche lasciato cadere di proposito i loro vestiti per darmi una vista migliore, ma non sono riuscito ad avvicinare qualcuno… non ancora!” Mentre eravamo là non accadde nulla di particolare e quindi decidemmo di andare un albergo per mangiare qualche cosa e poi tornare a casa. Michele ebbe l'idea di per prendere una Limousine taxi per tornare a casa quando finimmo. Ci sedemmo ...