1. Il toro (iii parte)


    Data: 28/08/2021, Categorie: Tradimenti Autore: desiderio46, Fonte: Annunci69

    ... convincermi di aver sognato.
    
    Che rabbia sentirsi assolutamente impotente in queste circostanze, avrei voluto essere abbastanza maschio da affrontarlo direttamente e dargli una bella lezione a suon di pugni e schiaffi…. Che fare? Oramai il toro si era sfogato, dopotutto la colpa dell'incidente ricadeva su mia moglie, l'assicurazione avrebbe pagato i danni e per il futuro non avevamo più niente da temere da lui, per cui…
    
    "Hai ragione Miriam, denunciarlo non servirebbe assolutamente a nulla se non a fare del male a noi stessi….. lasciamo perdere e tentiamo di dimenticare l'accaduto"
    
    Rimanemmo in silenzio o quasi per il resto della serata, nessuno di noi due aveva voglia di cenare per cui, dopo poco andammo a letto, mai successo alle 9 di sera.
    
    Nel letto la sentii girarsi e rigirarsi in preda a pensieri ed emozioni che non le permisero di prendere sonno se non in piena notte. Inutile dire che io non dormii affatto, il mio orgoglio di uomo, marito e maschio sanguinava copiosamente. Con il pensiero ammazzai almeno un centinaio di volte il toro quella notte ed ogni volta in modo diverso e più atroce del precedente……. poi tornavo a pensare a Miriam, la mia dolce sposa, che era stata brutalizzata da quel tipo, chissà cosa aveva dovuto subire e come era stata umiliata da lui….. l'amavo se possibile ancora di più.
    
    Finalmente la notte passò, portandosi con se tutto il carico di angoscia che l'aveva caratterizzata e il giorno sorse, radioso, quasi come un invito ...
    ... all'ottimismo, bisognava pensare in modo positivo e lasciarsi dietro le brutture del giorno prima, avevo bisogno di uscire, anche solo per andare al lavoro, per dimenticare tutto…… ma non me la sentivo di lasciare Miriam da sola, non dopo tutto quello che le era successo…
    
    "Non vai a lavoro ?" mi chiese intuendo i miei pensieri.
    
    "No Miriam, credo che tutto sommato sia meglio che oggi resti qui a tenerti compagnia, non me la sento di lasciarti sola " le risposi.
    
    Lei mi guardò e per un attimo lessi nei suoi occhi l'assurdità di quello che avevo appena detto: forse che la mia presenza il giorno prima era servita a qualcosa?
    
    "Vai, non ti preoccupare per me, anzi ti dirò che voglio rimanere da sola, la routine delle mie faccende domestiche mi aiuterà a non pensarci più ".
    
    "Va bene allora… ci vediamo a pranzo" la salutai e subito dopo uscii con la macchina per recarmi al lavoro.
    
    Stavo per lasciare il vialetto di casa e immettermi sulla strada che porta in paese quando una macchina passò velocemente davanti a me.
    
    Fu solo quando si fu allontanata e stavo a circa metà strada tra casa mia e il paese quando realizzai chi era il conducente dell'altra macchina: il toro.
    
    Inchiodai con una frenata la macchina all'asfalto e con un vertiginoso testacoda mi diressi verso casa mia.
    
    Qualcosa però mi dissuase dal farmi vedere da Miriam, una vocina dentro di me mi diceva di ritornare sì a casa mia, ma in segreto, così avrei potuto guardare senza essere visto e capire…
    
    Il tarlo ...