1. La prima coppia non si scorda mai (parte 1)


    Data: 29/08/2021, Categorie: Prime Esperienze Autore: NapoliDoc, Fonte: Annunci69

    ... dopo un pò riconobbi l'auto della coppia. Che faccio adesso? Sorpasso a tutta velocità? Gli sto dietro per un pò? Mi tengo a distanza? Se pensano che li abbia seguiti?
    
    Nel pensarci ero in realtà già dietro di loro, non mi restava scelta che dare gas e sorpassarli quando mi accorsi che rallentarono accostando leggermente per lasciarmi strada. Questo semplice gesto mi fece venire però una gran curiosità di dare uno sguardo nell'auto.
    
    Mentre sorpassavo ciò che vidi mi lasciò di stucco: lei aveva il sedile leggermente reclinato, nella mano destra una sigaretta accesa e la mano sinistra stesa sul poggiatesta di lui. La gamba destra alzata con il tacco puntato sul cruscotto, quella sinistra leggermente divaricata, con la mano di lui poggiata sopra.
    
    Nel frattempo ero già davanti a loro. Complice il solito imbarazzo, diedi gas notando dagli specchietti quello che poi mi resi conto era stato un lampeggiare.
    
    La loro auto scompariva dietro di me, mentre pensai che si, quella era una coppia esibizionista: gente strana c'è in giro.
    
    Dopo circa mezz'ora ero finalmente al lago. Feci un primo giro per cercare la zona con meno persone (e quindi meno casino) e infine parcheggiai la moto nel poso prescelto, sulla strada. Scelsi un'incavo tra due collinette che scendevano ripide al lago. Cespugli ed alberi tutt'intorno, nessun barbeque o panchina e quindi nessuno intorno.
    
    Utilizzando il giubbino a mò di plaid, lo poggiai sull'erba fresca, tolsi la maglia piegandola a mò di ...
    ... poggiatesta e mi distesi. Con la pelle baciata dal sole e da una lieve brezza fu impossible non chiudere gli occhi ed assopirsi.
    
    " Eccolo il guardone!"
    
    Sobbalzai. Di fronte a me in controluce ancora lui, con quello stesso ghigno compiaciuto. Mi guardai attorno rapidamente e scorsi a circa una ventina di metri Lei, distesa pancia sotto intenta a leggere un libro, le gambe alzate con i tacchi in bella vista, gli occhiali da sole lucenti.
    
    "Io sono Luca.Hai da accendere?"
    
    Mi alzai repentinamente ed iniziai a frugare nelle tasche del giubbino, balbettando nel frattempo che io non volevo, mi ero solo incantato ma davvero non era mia intenzione. Ricordo però che esser stato chiamato guardone mi diede fastidio, come se lo avessi percepito come una cosa negativa.
    
    "Non ti preoccupare. E' tutto ok. Ti piace mia moglie Laura?"
    
    "A chi non piacerebbe, ma l'hai vista bene?" Replicai, con un tono stavolta più sicuro, quasi seccato.
    
    "Bene. Piaci anche a lei. Io adesso vado a fare una passeggiata ed a comprare l'acqua al bar dall'altro lato del lago. Voi fate amicizia."
    
    Rimasi lì immobile a guardarlo incamminarsi su per la collinetta. Nel farlo ripassò davanti alla moglie dicendole qualcosa. Lei alzò la testa dal libro, si tirò gli occhiali sui capelli e fece una grassa risata tendendogli la mano. Lui gliela prese come facendole una carezza, sorridendo, e tornò ad incamminarsi verso la strada. Laura prese il borsello, tirò fuori una sigaretta dal pacchetto e, guardandomi ...