1. A casa della titolare.


    Data: 09/01/2018, Categorie: Trans Autore: stargatesr, Fonte: Annunci69

    Oggi avere un lavoro è cosa preziosa e bisogna fare di tutto per mantenerselo. Anche scendere a compromessi. Il mio compromesso è che di tanto in tanto devo soddisfare le voglie sessuali della mia titolare ( lavoro per una ditta che si occupa di servizi vari) e la cosa la faccio un po' controvoglia in quanto lei non è quella che si possa definire una bella donna. È qualche anno più grande di me, divorziata da anni, vita sociale pari a zero: sempre dedita al lavoro. Così due/ tre volte al mese dopo l'orario di lavoro, con una scusa mi fa rimare in magazzino e poi nel divano del
    
    suo ufficio "espletiamo la pratica". A volte si và a casa sua quando il figlio ventenne, o poco più, è fuori.
    
    Ma per amor del lavoro questo ed altro.
    
    Altro consiste che se mi dice vai qui o là a sbrigare faccende sue personali, devo andare e zitto...d'altronde sono una specie di uomo di fiducia.
    
    Così non tanto tempo fa mi disse di portare a casa sua uno scatolone che le era stato consegnato in ditta ( visto che a casa non c'è quasi mai nessuno) con il furgoncino di servizio.
    
    Mi dà le chiavi di casa e vado. Arrivato salgo e poso lo scatolone nel centro del soggiorno.
    
    In casa non c'era nessuno in quanto suo figlio era a lezione all'università.
    
    Ma avevo la sensazione come se ci fosse qualcuno: non è che avessi sentito o notato qualcosa di strano. Una sensazione.
    
    Faccio un giro veloce delle camere: niente e nessuno.
    
    Decido di andare via, ma proprio mentre sto quasi per aprire la ...
    ... porta d'ingresso, sento un piccolo rumore provenire dalla zona notte. Il cuore comincia a battere a 1000, me lo sento in gola...
    
    Vado in cucina e dal ceppo dei coltelli ne prendo uno: il più grande!
    
    Mi avvicino verso la zona notte piano piano...entro nella camera da letto di lei: nessuno.
    
    Passo alla stanza del figlio: nessuno. Ma con la coda dell'occhio dalla fessura laterale della porta noto un'ombra di qualcuno nascosto dietro la porta stessa. Apro di scatto la porta, in modo da sbattergliela addosso, e con balzo entro nella stanza col coltello puntato e grido:
    
    .
    
    Pian piano la porta si muove e vedo una figura femminile quasi rannicchiata su se stessa che inizia a piangere a dirotto. A quella inaspettata scena abbasso il coltello e cerco di capire la situazione.
    
    Non riesco a vedere il viso. Noto che ha un caschetto biondo, una camicetta bianca sbottonata da dove si intravede un reggiseno nero sexy. Sotto ha una mini da dove escono delle autoreggenti nere e ai piedi un paio di scarpe tacco almeno 15 per completare il tutto. Penso:
    
    Mi avvicino con il coltello ormai abbassato e con l'altra mano cerco di alzarle la testa mentre il pianto continua incessante. Fa un po' di resistenza, non vuole farsi vedere in viso, forzo la mano e le alzo la testa e vedo... Era Luca, il figlio della titolare!!
    
    Lo stupore e se vogliamo anche lo choc mi fa cadere il coltello. Resto interdetto per un bel po', non so' cosa dire, cosa fare. La prima cosa che faccio è cercarmi ...
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