I pantaloni
Data: 09/01/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: marcoxo, Fonte: Annunci69
Racconto già precedentemente postato sotto il mio vecchio profilo.
Piena estate, un Luglio davvero fantastico, ma solita giornata lavorativa cominciata con l’usuale voglia di oziare e non pensare a nulla. I mezzi per venire al lavoro con temperature quasi tropicali e la convinzione che anche oggi tutto sarebbe continuato nella più totale monotonia.
Volti più o meno frustrati di colleghi e colleghe incrociati per i corridoi, mi scappa un sorriso, non voglio lasciarmi sopraffare da riunioni inutili, telefonate indisponenti e superiori incapaci, preferisco affrontare la giornata con un po’ di ottimismo. Dopo poco al primo caffè della mattina la vedo, finalmente si è decisa ad indossare la mini e gli stivali, il colore della sua pelle dopo qualche giorno di vacanza l’ha convinta ad essere un po’ più aggressiva nel look, non ci speravo più. Troppe volte mi ero sentito dire cosa si sarebbe messa addosso se tutta una serie di eventi fossero andati per il verso giusto.
Ora era lì che profumava di estate e di follia, lei una persona così precisa e quasi timida nel suo modo di approcciare la vita di tutti i giorni, i piccoli seni leggermente evidenziati da una maglietta un poco stretta e decisamente scollata. Un pensiero mi ha attraversato la mente e un brivido mi ha attraversato il corpo fino ai testicoli, sentivo che stava crescendo e dato il numero di persone lì presenti ho subito messo una mano in tasca per celare il gonfiore. Per fortuna ho i pantaloni un po’ larghi, ...
... come dice lei anche troppo, dovrei prenderli più stretti e mettere un po’ più in mostra il “culetto” e il pacco, altrimenti cosa guardano le donne in ufficio?
Ci salutiamo e mi guarda con quel pizzico di malizia che mi fa sempre uno strano effetto, vorrei poter allontanare tutti e letteralmente scoparla sul tavolino, ma è solo un sogno d’estate. Mi stuzzica dicendo che finalmente ce l’ha fatta a vestirsi come aveva promesso e mi chiede come sta, cosa dovrei risponderle? “Certo che ti sta bene, dovresti essere così provocante più spesso”, vedevo l’effetto che sortiva anche sugli altri uomini presenti e gli sguardi che vagavano tra le gambe, la gonna e la scollatura, probabilmente avrebbe retto bene anche una massa di uomini così numerosa, là in mezzo a dare spettacolo di sé.
Sempre con la mia mano in tasca l’ho salutata e me ne sono andato a terminare le mie pratiche per la mattinata, che per fortuna è volata e così si è arrivati in pausa pranzo e che piacere vedere il suo interno sul display e sentire la sua voce che mi chiedeva se potevamo pranzare insieme. “Ovvio che sono sempre disponibile per te e poi oggi potrò vantarti come “preda” uscendo a pranzo”.
Ma la cosa più interessante fu quando mi apostrofò dicendo che così come lei si era vestita in quel modo anche io avrei dovuto accontentarla e cambiare i miei bruttissimi e larghissimi pantaloni, per fortuna c’erano i saldi e così mi convinse a fare shopping nel centro commerciale lì vicino. Mi sentivo un po’ ...