1. Sonia, la mia sorellastra


    Data: 10/01/2018, Categorie: Anale Tabù Sesso di Gruppo Autore: antonio_rosita, Fonte: xHamster

    ... giardino, dove il garage della casa accanto li celava ancoraAvanzavano… tre metri… due…Marco la teneva ancora per i capelli, quando raggiunsero la bassa siepe del confine…Serena vide l’uomo al di là della siepe intento a spostare un vaso… alzare il capo… e immobilizzarsi a bocca aperta… per poi sorridere, prima di appoggiare il vaso a terra, e dirigersi verso di loro.Serena si sentì perduta…Lei era una proprietà di Marco… lui era il suo padrone…E il padrone voleva mettere in mostra la sua schiava.“Bu-buongiorno Serena…” disse l’uomo, arrivato di fronte a loro. Sulla quarantina, in maglietta e calzoncini, piuttosto prestante… imbarazzato, ma forse più rapito da quell’inaspettata visione…“Buongiorno Tiziano…” mormorò lei, nella vergogna più completa. La camicetta offriva già con la scollatura una visione da capogiro, il fatto che fosse bagnata poi, rendeva Serena un qualcosa di sublime… il corpo disegnato dal tessuto bagnato, areole e capezzoli perfettamente visibili… per un uomo che già le faceva il filo, questo era un offrirsi che chiunque avrebbe colto come invito a scopare…Marco sorrideva, godendosi l’espressione di Tiziano, i suoi occhi… che passavano in quel momento dal corpo di Serena, a lui… oh no, non a lui, ma alla mano che continuava a tenere tra i capelli di Serena…E lui decise di far capire ancor meglio la situazione… Tolse la mano dai capelli di lei, per allungarla oltre la siepe e presentarsi…“Piacere, io sono Marco, il capo di Serena.” Disse ...
    ... sibillino.Tiziano lo guardò perplesso, ma ricambiò il gesto e si presentò.“Vedo che non è l’unico a dedicarsi al lavoro di mattina presto” diceva Marco, allegro, e nel contempo, si stringeva ancor di più a Serena, facendo scomparire il braccio dietro il corpo di lei… un gesto che a Tiziano non sfuggì… Lo intuiva fin troppo bene…E lo sapeva ancor meglio Serena, sentendola scendere lungo la schiena, e poi sulle chiappe… un lievissimo pizzicotto… e il senso era chiaro. Suo malgrado, Serena allargò le gambe, immaginando la nuova stimolazione… non era pronta… non era pronta a res****re. Non sfogava il suo piacere dal giorno prima e… No! Marco non si stava indirizzando verso il suo taglio… cercava…“Uh!” le sfuggì dalle labbra, quando un dito dell’uomo le entrò nel culo.Tiziano, con una faccia incredula, e continuando a guardarla, rispose comunque a Marco…“Sì… io… finchè sono in ferie… meglio farli con il fresco questi lavoretti” e si soffermò un attimo fissando il viso di Serena, che si stava mordendo il labbro, lasciando fare al suo capo… cosa? La palpava? La masturbava? Che razza di puttanella saltava fuori… “… con le mani sono bravo…” proseguì, con un sorriso ora che niente aveva di misterioso…“Eh, la capisco, Tiziano… io invece sono qui perché Serena voleva parlarmi per un aumento, pensi un po…” e lo diceva iniziando a muovere il dito… avanti… indietro… avanti… indietro…Serena serrava la mascella, ma la sua rigidità, e il tentativo ormai inutile di nascondere quello a cui era sottoposta, la ...
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