1. Giovanna 9 La storia continua


    Data: 29/08/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Zizi, Fonte: EroticiRacconti

    ... sento il contatto della bocca dell'utero sulla punta del mio cazzo. Aahhhh, lo sento fino alla pancia geme, il suo movimento accelera il ritmo si fa incalzante le sue cosce sbattendo contro le mie fanno il rumore di una pacca sul culo. Sono al limite, l'avverto, subito si alza si inginocchia imboccandomi e dopo solo un paio di su e giù, esplodono nella sua bocca, ingoia tutto senza lasciarsene sfuggire una sola goccia. Dopo uno o due minuti nei quali mi tiene stretto tra le sue labbra, ricomincia a muovere la testa e riprende un meraviglioso pompino sino a che diventa di nuovo duro come l'acciaio. Mi guarda soddisfatta e dice, adesso devi spaccarmi il culo mi fa alzare, si inginocchia sulla panca, in quel momento nel camerino accanto entra qualcuno. Mi guarda con occhio lascivo, dammi il fazzoletto, sa che non rinuncio mai ai miei fazzoletti di cotone grandi e morbidi. Lo prende in mano lo arrotola, per non farmi sentire sussurra e se lo mette in bocca, si piega in avanti e mi fa cenno di procedere. Frattanto nel camerino accanto si sentono rumori che chiaramente indicano che qualcuno si sta spogliando. La nostra eccitazione sale, il timore di essere scoperti sembra suscitare in noi emozioni e pulsioni che accrescono il nostro piacere. Punto il mio cazzo nel suo culo e comincio a spingere, dopo venti giorni che non è usato il suo sfintere si è ristretto, e stenta ad aprirsi, riaffondo nella sua fica per lubrificarlo meglio e riprendo a spingere sull'ano, comincia a cedere ...
    ... ma sempre con difficoltà, improvvisamente lei da un colpo indietro, l'ano si apre, entro per metà. Istintivamente si ritrae per il dolore chi si è autoinflitta facendosi penetrare di colpo e non lentamente come sarebbe stato opportuno visto il luogo dove ci troviamo. Sono dentro solo con la cappella, mi sento serrare dal suo sfintere che mi stringe sin quasi a farmi male. L'afferro per i fianchi e spingo il mio bacino in avanti, lo sfintere è talmente serrato che mi impedisce di entrare ulteriormente, mi muovo lentamente oscillando ma lei mi asseconda per cui l'anello che mi serra la cappella si muove con me all'unisono impedendo qualsiasi scorrimento. L'agguanto con più forza senza riuscire a entrare più a fondo, mmmmhhhhh, aiahhhh, mormora attraverso il fazzoletto che stringe fra i denti. Lascio i fianchi mi adagio su di lei porto le mani ai seni che comincio palpeggiare stringendo i capezzoli sino a provocarle dolore, stranamente il dolore ai capezzoli determina un allentarsi del suo sfintere, ne approfitto subito per una spinta vigorosa, entro di nuovo per metà e con una successiva spinta il mio pube si incolla al suo sedere. Rimango immobile, tutto dentro. Volge lo sguardo verso di me e vedo due lacrime rigarle il volto, devo averle fatto veramente male. Vuoi che esca? Chiedo, scuote la testa e comincia a muoversi col culo venendomi incontro, comincio il mio avanti e indietro, e il mio arnese scorre dentro il suo sfintere. Mi Muovo dapprima lentamente, poi sempre più ...
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