La complice: l'incontro erotico con elisa
Data: 12/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: LucasFromParis
... da fare. Quello era un business che non conosceva crisi! Uno di noi due commentò che in quelle stanza non si consumava solo sesso normale, ma che molti vivevano situazioni più audaci, a tre, a quattro.
Un pensiero mi attraversò la mente; la mia amica sapeva esattamente di cosa parlava. Le pratiche di sesso non convenzionali non le erano sconosciute. Ne ero certo. E conosceva il mio mondo. Lo aveva frequentato. Senza che me lo confessasse ne ebbi la certezza assoluta. Allora il mio intuito non si era sbagliato. Oltre ad essere una donna bellissima, forse avrebbe potuto essere una complice. La MIA complice. La MIA donna in questo mondo. E., ti ho cercata così a lungo. Dove eri nascosta? E adesso eri lì in macchina con me. Sentivo di essere una svolta in una parte importante della mia vita. Decisi che a qualunque costo avrei avuto non solo il suo corpo, ma anche il suo cervello. L’avrei fatta impazzire. L’avrei travolta con la mia fantasia, la mia perversione e la mia passione. Giurai a me stesso, ancora prima di averla spogliata, di renderla totalmente dipendente. Non sarei più stato un cacciatore solitario. Il lupo aveva incontrato la lupa. Non una cucciola da svezzare e far crescere. Una vera lupa. Che conosceva quanto e più di me tutte le sottigliezze del sesso e del gioco. Una complice con cui avere un rapporto da pari a pari. Non ci sarebbe stato un insegnante (ruolo che avevo ricoperto così spesso nella mia vita) e un’allieva. Lei sapeva. Sapeva come muoversi. Ci ...
... saremmo capiti al volo. Avremmo condiviso ogni fantasia e ogni pensiero. Saremmo stati trasparenti l’uno con l’altra. Nessuna fantasia, nessun passato sarebbe stato “troppo” per l’altro. Non avremmo dovuto, come accade in troppe coppie, una parte segreta di noi. Lei mi avrebbe accettato come ero, luce e ombra. E lo stesso avrei fatto io con lei. Avrei potuto essere me stesso senza temere in ogni istante uno sguardo scandalizzato, offeso o perplesso. Il Lupo e la Lupa. Avremmo percorso mano nella mano il sentiero della trasgressione. Saremmo arrivati al ciglio del burrone tenendoci per mano.
Decisi tutto questo in una frazione di secondo. Per una volta sapevo esattamente cosa volevo. E, costi quel che costi, lo avrei ottenuto.
Entrammo nella stanza. Un letto era tutto ciò di cui avevamo bisogno. La spinsi sopra con gentile fermezza e in un attimo le fui addosso con tutto il mio ardore. Ancora quella bocca da baciare, ancora e ancora. Le mie mani sul suo viso, osai passarle il polpastrello sulle labbra e la sua risposta non mi deluse. Subito schiuse la bocca e inizio a leccare e succhiarmi le dita man mano che diventavo sempre più audace le infilavo a fondo le dita in bocca. Sì, me le stava succhiando come avrebbe succhiato un cazzo, il mio cazzo di lì a poco. Ricordo perfettamente che armeggiai impacciato con i suoi vestiti. Io, proprio io che mi facevo un vanto si slacciare un reggiseno con 2 dita. Era il complicato intreccio dei suoi vestiti o l’emozione a bloccarmi? Lei fu ...