1. Il segreto della biblioteca. l'incontro con Sole e la stanza segreta.


    Data: 12/01/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... Sole? Opto per la seconda e mi metto in tasca la chiave. La incrocio proprio sul ballatoio delle scale, lei sale e io esco dalla biblioteca. -Sole...- Alza lo sguardo, i suoi occhi agganciano i miei. -Victor...- Ancora quegli occhi profondi e inquietanti. Sono verdi e le danno un'aria da felino, non di una semplice e tranquilla gatta ma di una pantera nera, pericolosa, imprevedibile! Così di primo acchito le si darebbero gli anni di Rula, la sua pelle è splendente nonostante l'ora tardissima, la figura snella, belle gambe, bellissime. -Vieni in camera mia... così ci conosciamo...- Mi precede in una ampia stanza da letto, quella che divideva con Mistral? Un grande letto davvero fuori misura troneggia contro una parete e specchi di lato e sopra il letto. -Ho la chiave... Sole...- -Ma certo che hai la chiave! E' tutto scritto... lo abbiamo sempre saputo che l'avresti trovata, era solo questione di tempo...- -Cosa contiene la stanza segreta?- -Non lo sappiamo. Mistral non ci ha mai fatto entrare, ci è impedito.- -E io farò altrettanto allora! Nessuno di voi ci entrerà- Perché lo dico? E' come una voce che mi viene dal di dentro che esce di forza, incontrollata. Sento qualcosa... chi è che mi entra nella mente? E' quasi un urlo che rimbomba nel cervello! -NON FARLA ENTRARE... MAI...! Mi senti... Victor?- Chiedo mentalmente... -Sei tu... Mistral...?- -Io e tutti quelli che ci hanno preceduto...- Un brivido mi passa lungo la schiena mentre Sole mi guarda e dice... -Dai una voce a ...
    ... Giuseppe... che ci porti su una bottiglia di champagne dalla cantina e qualcosa da mangiare, hai già visto la cantina? Mistral ci teneva molto e credo che ci terrai molto anche tu. Proprio come lui.- Esco e recupero Giuseppe che sta portando dentro i bagagli di Sole. Rientro nella stanza e lei si sta spogliando, metto da parte la cosa... la sensazione di poco prima, minimizzo, do la colpa alla stanchezza, alla strana atmosfera della casa. Toglie lentamente gli indumenti e scopre via via un corpo armonioso, un grosso seno che appoggia sullo sterno in una curva sensuale, i due capezzoli turgidi che guardano in su, tutto questo su un torace che sembra quasi gracile, quasi sproporzionato relativamente alla grandezza del seno. Una vita sottile che si allarga nei fianchi generosi, come generoso è il suo culo! Delle natiche superbe che sporgono leggermente in fuori! Due gambe perfette. E per finire un ventre delizioso, leggermente arrotondato guarnito dal suo pelo pubico che tiene regolato in un piccolo triangolo, il quale vertice inferiore collima con l'inizio del suo spacco deciso. Bellissima. Più bella delle sue figlie. Glielo dico... -Sei molto bella... Sole. Sei un'opera d'arte della natura...- Mi ringrazia con cenno del capo mentre entra Giuseppe con un vassoio, la bottiglia e calici da champagne. Sta aprendo il vino. Sole... -Giuseppe mi ha raccontato cosa avete fatto nella maremma, di come lo hai inculato... sai che la cosa mi ha eccitato? L'ho fatto fermare nello stesso ...