Una serata tra le calli veneziane in prima persona
Data: 13/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Gunny76
... farle anche sorridere e non sembrare banale , approfittai del loro essere socievole per invitarle così a bere qualcosa in qualche bacaro spiegandogli la storia e la caratteristica che questi bar avevano per i veneziani . Accetto il mio invito pensai a dove portarle, subito mi venne in mente il bacaro jazz , non è uno dei più caratteristici veneziani ma è molto particolare , in pratica ha un soffitto rivestito di reggiseni che le avventrici del locale in certe serate possono lasciare in cambio di una consumazione gratis , in questo modo avrei anche compreso come sarebbe andata la serata se avrei passato una serata piacevole con tre giovani ragazze o se si sarebbe trasformata in una serata condita da l’eros di una città che diete i natali a casanova , no che io lo fossi ma so difendermi bene .
Entrati nel locale subito notarono il soffitto e iniziarono a ridere presi così la palla al balzo facendo qualche battuta un po’ più spinta e scogliere ancor di più il ghiaccio .
Ci scendemmo ad un tavolo che per la posizione era congeniale per me io avevo la sala a vista e loro tre potevano guardare solo me , non avendo più l’età cercavo di guadagnarmi quante più possibilità potessi avere , ordinammo una bottiglia di prosecco e qualche piatto tipico.
La chiacchiera era tanta da buon napoletano cercavo di mostrarmi interessante , quando mi chiesero la mia professione li si sciolsero un po’ di più , non so perché ma spesso nella mia vita il mio lavoro ha sempre un certo fascino ...
... sarà per ciò che indosso si dice che abbia il suo fascino , mentre chiacchieravamo giunse il cameriere con la bottiglia di prosecco fu li in quel istante che notai una ragazza seduta al bancone da sola che mi fissava , in un primo momento pensai che si guardasse intorno e che avevo incrociato casualmente il suo sguardo , ma dopo poco nel guardare nella sua direzione vidi che il suo busto, sullo sgabello innanzi al balcone, era rivolto nella nostra direzione e lei guardava con insistenza .
Iniziai così la mia fase di detective per capire quanto più possibile di lei una bella ragazza sulla trentina , aveva un vestitino nero con un velo che andava sopra la gonna un giacchetta di pelle poggiato sullo schienale della sedia e scarpe da ginnastica delle converse con un paio di calze ricamate molto sexy , diciamo una trentenne sbarazzina, gli occhi erano molto intensi e neri un viso mediterraneo con un dolcissimo sorriso , notavo che cercava di ascoltare le nostre conversazioni , forse si chiedeva cosa ci faceva un , quarantenne con tre giovani ragazze, avevo quindi compreso che non doveva essere straniere , che era sola e che probabilmente aveva deciso di fare qualche giorno a Venezia da sola , questo lo avevo compreso dal tipo di scarpe che stonavano leggermente con il vestito ma erano sicuramente comode per girare la città .
Dopo un po’ che ormai conversavo con le ragazze al mio tavolo senza mai togliere lo sguardo da lei decisi di fare una mossa , chiesi alle ragazze, che ...