Il militare
Data: 28/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Tue Racconti
Autore: Rafaele, Fonte: RaccontiErotici-Club
Fare l'autostop purtroppo non è più di moda! Quanti ragazzi, negli anni passati, ho fatto salire in macchina quando avevo appena iniziato a guidare... Alunni che tornavano dal liceo, ragazzi che la domenica si recavano da qualche amico o in discoteca, altri, che di notte, non avendo più mezzi di trasporto per rientrare dai loro genitori alzavano il pollice per chiedere un passaggio, o ancora bei maschi che facevano il soldato e, in licenza, si avviavano verso casa... Molti di loro, anche quelli dall'aspetto virile, non si ribellavano molto quando la mia mano destra scivolava sulla loro coscia... E spesso quei maschietti insospettabili si rivelavano partners impetuosi e non tanto frettolosi di tornare a casa...
Da anni non si vedono più all'uscita dei paesini quei ragazzi col pollice in aria, trattando di commuovere qualche automobilista di passaggio. A eccezione di certe strade, quelle in vicinanza di caserme. Certo, oggi, i miltari sono tutti di carriera. Ma quelli reclutati da poco tempo, certi neanche ventenni, quando hanno una licenza cercano presto di ritrovare la fidanzata, o almeno per altri l'affetto materno. Con lo scopo di risparmiare qualche euro del magro soldo che ricevono, molti di loro fanno l'autostop, mezzo di trasporto idoneo quando non si vuole spendere. In una piccola città che non è distante da casa mia, c'è una delle ultime importanti caserme dell'esercito, una caserma totalmente dedicata all'istruzione militare delle giovani reclute. Il ...
... sabato pomeriggio, mentre molti dei loro compagni si allontanano in moto, e certi perfino in macchina, un certo numero, forse quelli di famiglia meno benestante, non hanno altra risorsa che di chiedere un passaggio agli automobilisti che circolano sulla strada statale che costeggia il loro accasernamento. Certe volte sono perfino una ventina, camminando all'indietro sulla banchina, squadrando i conducenti con la speranza di convincerne uno di fermarsi. Ogni sabato che decido di tentare la fortuna, la mia tattica consiste nell' andare piano in modo da osservare meglio i lineamenti dei visi o il portamento dei giovani candidati a un passaggio. Accordo molta importanza all'aspetto invitante o no dei ragazzi, cercando di individuare tra loro il maschio degno di salire e di sedersi accanto a me. Ho coscienza che il mio atteggiamento può sembrare provocante, perfino umiliante. Ma non si tratta per niente di fare subire a quei ragazzi una qualunque forma di affronto. Il mio scopo, l'avrete capito, è solo di scegliere quello che, di primo acchito, mi avrà sedotto, sia per il suo modo di vestirse, o per le sue spalle larghe, o il suo musetto ancora adolescente; meglio ancora se sono stato attrato dall volume, pieno di promesse, del suo pacco modellato dallo jeans, o dal colore esotico della pelle... Questa prima impressione è molto importante, anche se più volte, devo riconoscerlo, certi ragazzi scelti per il loro fisico che lasciava supporre una autentica virilità e dunque un impeto ...