Il boschetto dei porcelli
Data: 26/04/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Tue Racconti
Autore: Fabrizio D.L. Novo, Fonte: RaccontiErotici-Club
... trattava comunque di qualche albero, al massimo cento metri).
Il posto era abbastanza lontano da casa nostra, a pensarci adesso, saranno stati due chilometri ed eravamo ai confini del paese. Poche case di contadini, campi. poi una fabbrica abbandonata ed infine la statale.
Una volta intrufolati tra gli alberi, scoprimmo che dentro non era poi così selvaggio. C'erano depositati attrezzi agricoli, cataste di legna, una Fiat Ritmo ormai arrugginita e a pezzi ed un paio di sedie di plastica annerite e piene di terra. C'erano anche dei sentierini di terra battuta tra gli alberi, che portavano ad un campo, oltre a questo, delle baracche in lamiere arrugginite, delle gabbie vuote, degli orti e la casa di una nostra compagna di scuola che aveva la stessa età di Luigi, ma frequentava un'altra classe.
Ricordo che fantasticammo a lungo su come avremmo potuto coinvolgerla nei nostri giochi, magari con la scusa delle sigarette. Andammo avanti per ore ad architettare strategie per portarla dal semplice giocare a toccarci, chiaramente fumando, eccitandoci e finendo per toccarci, nascosti dagli alberi.
Parecchio tempo dopo, mentre cercavamo di uscire e tornare sulla strada, evitando il fosso ed i rovi, ci accorgemmo di alcuni sacchi neri di immondizia e di qualche scatolone da cui spuntavano alcuni giornali a colori. Come delle api sul miele, andammo a vedere di cosa si trattava e con immensa sorpresa trovammo, io credo centinaia, di giornaletti porno.
Era veramente una ...
... biblioteca del pornazzo. C'era veramente tutto lo scibile della pornografia, dalle riviste con gli annunci ed i numeri di telefono, fino ai fumetti.
Leggemmo avidamente, scoprendo in un solo giorno una infinità di cose che non avremmo mai pensato possibili da fare.
Inoltre, c'erano cose davvero curiose. Ricordo un fumetto in cui un uomo geloso metteva dei lucchetti ai capezzoli ed alla vagina della moglie ed una rivista in cui incredibilmente un ragazzino che avrà avuto la nostra età, faceva sesso con una super porcona.
Rimanemmo sconvolti, ridendo a crepapelle per certe cose talmente sconce da non averle neanche mai immaginate.
Per giorni tornammo ad “acculturarci” nel boschetto dei porcelli, come lo avevamo chiamato.
Poi, i miei amichetti, quell'estate, dovettero partire per le vacanze. Sarebbero andati al mare per due settimane. Ed io rimasi solo nella noiosa afa della campagna.
I pomeriggi erano lunghissimi e senza gli amici, il panorama era desolante, tra campi di erba ingiallita e mais secco.
Mi sentivo un po' sperduto senza i miei compagni di avventure ma continuai ad andare comunque al boschetto a sfogliare giornaletti su giornaletti, ovviamente, ammazzandomi di pippe per ingannare il tempo.
La cosa che più mi incuriosiva di quelle immagini, erano quei cazzi con la cappella fuori.
Non avevo mai visto amici che avessero piselli così. Tutti erano come il mio, coperto.
Ma quella cosa violacea che usciva dalla pelle, mi faceva veramente eccitare. Mi pareva proprio la ...