1. La Coinquilina cap.19


    Data: 15/01/2018, Categorie: Etero Autore: Saretta

    ... causa: Beatrice. Gli era servito provare l’opposto per apprezzare ciò che aveva e gettare dietro le spalle le sue inutili paranoie. Appurato quanto Sara tenesse veramente alla sua felicità, aveva capito che quello di Beatrice non era amore, neanche affetto, ma semplicemente bisogno di qualcuno accanto che in quel momento era lui, domani avrebbe potuto essere chiunque altro. Si decise a parlare con Beatrice quella stessa mattina, ma non costruì il discorso nella sua mente come suo solito. Nel suo animo si sentiva incredibilmente leggero, Sara non era certo la compagna dei sogni, pochi uomini avrebbero capito realmente la sua contorta personalità. Ciò nonostante si vide totalmente deciso ad intraprendere una frequentazione più assidua con lei. Non prima però di averne parlato con Laura. Quando la vide tornare in cucina e prendere la moka, si appoggiò al lavabo per godersi ogni suo movimento. Sara si sentì osservata e dopo pochi minuti lo guardò un po’ preoccupata. “C’è qualcosa che non va? “ Gustavo vide quell’espressione seria e si intenerì percependo che i suoi sguardi indiscreti erano stati captati nella maniera sbagliata. Si avvicinò verso di lei e la baciò in fronte. “Niente, mi piace solo guardarti”. Sara sorrise soddisfatta per quella risposta e ne approfittò per sferrargli uno dei suoi sguardi maliziosi che Gustavo non sapeva contraccambiare. Tuttavia si compiacque nel vedere i suoi occhi neri fissarla senza imbarazzo per qualche secondo. Uscirono di casa insieme poco ...
    ... dopo le otto e mezzo. Montato in macchina, Gustavo accese il telefono. Tempo dieci secondi, una scarica di notifiche iniziarono a riempire lo schermo. Sette messaggi di Bea. Fu tentato di leggerli ma lasciò il cellulare sul sedile ed accese la radio. Era tanto che non sentiva Walk away di Ben Harper. Arrivato in ufficio non fece in tempo ad aprire la porta che trovò Bea seduta rivolta verso di lui con gli occhi gonfi. “C...ciao...buongiorno...” Gustavo la salutò freddamente posando immediatamente le sue cose sulla scrivania. “Ti ho mandato sette messaggi ieri notte Gus! Non li hai neanche letti! Non ho dormito un minuto e non ti degni neanche di guardarmi? Guardami Gustavo, dimmi perché?” Gustavo si girò imbarazzato. “Perché cosa Bea?” Beatrice non poteva credere alle sue orecchie. “Gus, ieri sera mi hai umiliato davanti alla tua coinquilina! Insomma io sono la tua ragazza e tu non hai mosso un dito per difendermi, anzi, hai fatto di tutto per dare ragione a quella svergognata che non sa far altro che provocarti con il suo abbigliamento da poco di buono!” Gustavo sentì il sangue invadergli il cervello. Ciò nonostante cercò di mantenere la calma. Fece un respiro profondo sbuffando contro lo schermo del suo pc e con voce seria ,quasi impostata, si rivolse verso Beatrice. “Oggi parlerò con il capo, dirò di affidarti ad un altro tutor” Beatrice lo guardò senza realmente credere a quelle parole. “Stai scherzando? Come ti permetti di..” Gustavo non la fece finire. “Ti ricordo che ...
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