1. Le decine di uomini si accalcarono attorno al "bianco"...


    Data: 15/01/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: RedTales

    ... distinguevo benissimo lo sperma che era sovrapposto da molti altri odori, molti dei quali non li avevo mai percepiti. Riuscivo a vedere davanti a me dei cazzi che luride mani stavano preparando per...”. Le decine di uomini si accalcarono attorno al “bianco”, desiderosi di scoparselo. In poco tempo i suoi sentimenti passarono dalla paura, allo sgomento, alla rassegnazione, al piacere, all'oblio. “Si, sembrerà assurdo ma già al primo cambio la mia testa era quasi svuotata di tutto. Era come se non fossi li. Come se quello che mi stavano facendo non fosse reale. Sentivo solo le risposte del mio corpo a quelle stimolazioni e... erano piacevoli. Iniziai a godere quasi subito e, ad ogni nuova entrata quel profondo godimento cresceva. Dentro ero tutta una vibrazione. Non riuscivo quasi a respirare. Prendevo l'aria a piccole e frequenti boccate, alternando urletti a profondi sospiri. Mi sentivo scoppiare di piacere, completamente.” Marino non seppe o non volle dirmi per quanto tempo restò li, a disposizione del branco, ma sicuramente per alcune ore il suo culo fu riempito, incessantemente, da tanti cazzi, fino a che non venne a soccorrerlo l'incoscienza. “Dopo diversi... tanti cazzi, non c'era più niente intorno a me, solo piacere... troppo. Voci, rumori, i cazzi stessi che continuavano a scoparmi diventavano sempre più lontani, la stanza sempre più buia, finché si spense tutto.”
    
    I suoi ricordi, molto chiari sull'inizio, sfumano, fino a sparire. L'ultimo momento di lucidità mi ...
    ... disse che lo ebbe quando gli fu gettato vicino il ragazzo. “La sua testa era a pochi centimetri dalla mia, era stato messo opposto a me e i nostri visi erano a pochi centimetri uno dall'altro. Era spettinato, sudatissimo, sporco. Il bianco degli occhi e dei denti contrastava con la pelle scuretta. Mi guardava. Dietro di lui si mise uno dei tanti e presto la sua testa cominciò ad andare avanti e indietro, seguendo il ritmo dei colpi di chi lo stava possedendo. Al primo seguì il secondo, poi il terzo. Le loro facce, che potevo vedere benissimo, erano prima contratte e poi soddisfatte. Pensai per un po' a lui ma non immaginai neanche per un istante che la stessa cosa stava succedendo a me perché ero completamente staccato dal mio corpo. Ci fissammo nuovamente e capii che stava godendo come godevo io. Ecco, quelli furono gli ultimi pensieri razionali che feci. Poi tutto divenne vuoto fino a quando mi svegliarono due poliziotti. Mentre mi portavano via cercai in quel carnaio il ragazzo, ma non lo vidi. Lo immaginai addormentato per terra in qualche angolo nell'attesa che a qualcuno venisse di nuovo voglia di farselo”.
    
    Prima di uscire un poliziotto, osservando che era completamente nudo gli gridò qualcosa e poi minacciò di colpirlo con il bastone perché non rispondeva. Urlò quindi al primo uomo vicino e questi, protestando si tolse il largo camicione che indossava e glielo porse. Il poliziotto gli indicò di indossarlo e lui lo fece senza curarsi dello schifo che si stava mettendo ...