1. Clistere al cognatino - quinto episodio


    Data: 15/01/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: biribissi

    ... di cacca. Uscì il dito e me lo disse.
    
    Ficcai pure io il dito e confermai.
    
    “Questo monello ha cacca in fondo al culo! Va punito per questo! Mi sa che debbo dargli delle ulteriori sculacciate per punirlo dell’affronto che mi ha fatto!” disse Giulia. Si sedette un un’altra sedia e mi chiese di mettergli Alessio sulle gambe perché potesse sculacciarlo a suo garbo.
    
    Il ragazzo stavolta era sulle gambe nude di sua sorella. Il suo pisellino dritto strusciava sulle gambe di Giulia che volle punirlo anche per questa sua insolenza.
    
    Si prese tante sculacciate sul suo culetto già rosso! Anche se Giulia non gliele dava con la stessa mia forza, tuttavia il ragazzo presto cominciò a frignare, essendo il suo culetto già provato dalle precedenti sculacciate: “Basta Giulia, ti prego, ho il culo in fiamme! Ti prego, farò tutto quello che mi chiederai!”
    
    “Visto che il monellaccio ha cacca nel culo, mi sa che dobbiamo fargli un bel clistere, vero Giulia?”
    
    “Certo caro, metti l’acqua con la camomilla sul fuoco che fra poco innaffieremo questo culetto irrequieto” disse Giulia che nel frattempo aveva smesso di sculacciarlo.
    
    Quando il clistere fu pronto Giulia volle praticarglielo di persona facendo mettere Alessio sul tavolo della cucina con il culo in aria.
    
    “Dai Giulia disse Alessio con voce strozzata – ficcami la cannula in fondo al culo! Fammi godere!”.
    
    Fu presto accontentato e non gli fu permesso di ...
    ... interrompere fino a che l’ultima goccia non fosse penetrata nel suo pancino. Il ragazzo a causa dei dolori di pancia si era poi sollevato sulle ginocchia, mettendosi a pecora, cioè col busto parallelo al tavolo.
    
    Quando andò a svuotarsi stavolta fu accompagnato dalla sorella che lo assistette tutto il tempo fino alla pulizia finale.
    
    Lo riaccompagnò in cucina dove io aspettavo impaziente. Mentre lo portava da me gli teneva il culo con una mano e il pisello con l’altra dicendo “Che pisellino piccolo che hai! Mi sa che non piacerà tanto alle ragazze. Io non avrei mai sposato un uomo con un pisello come il tuo. Mi sa che a te non resta che prenderlo nel culo come si addice a tutti i ragazzi col pisello piccolo ed il culo liscio come il tuo. Giustamente Arturo deve aver sbavato quando ebbe per la prima volta il tuo culo nelle sue mani. Il tuo culetto farebbe invidia a tante ragazze, sai? E’ un culo da monta il tuo!” Poi rivolta a me: “Amore, adesso te lo inculi questo monellaccio e dopo inculerai me!”
    
    “Alessio –dissi io- guarda come hai fatto arrapare tua sorella con il tuo culetto da monta. Dammi la mano… ecco… toccale la figa… vedi come è bagnata? Mi sa che questa è la prima volta che tocchi una figa, vero?”
    
    “Si – rispose Alessio – è la prima figa che tocco. Ma a me piace il cazzo!” e detto questo afferrò il mio cazzo e lo baciò sulla cappella, prendendosi nel contempo due sonori sculaccioni da sua sorella
    
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