Conseguenze di una visita ambulatoriale
Data: 30/08/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69
... entrati dentro, lo guardai e premetti il pulsante del piano interrato, anziché quello dell'uscita, senza che lui dicesse niente. Arrivati giù raggiungemmo una stanza dove lo feci entrare e gli dissi di aspettarmi li, poi andai a timbrare l'uscita e salutare gli altri colleghi. Tornai da lui e, di soppiatto, lo condussi in una stanza lontana dove nessuno ci avrebbe disturbato e chiusi a chiave la porta.
Eravamo soli con i nostri sguardi pieni di desiderio. Non ci fu bisogno di dirci nulla. Lo appoggiai al muro e mi abbassai a baciarlo. Le nostre lingue si intrecciarono, umide, nella sua bocca, oltre quelle meravigliose labbra dolci come il miele. Le mie mani raggiunsero il suo sederino e cominciarono a lavorarselo con sua piena soddisfazione perché si lasciò andare alla passione, stretto tra le mie forti braccia.
Non ci fu bisogno di dire nulla nemmeno quando, finito quel bacio così passionale, scivolò in basso lungo il muro fino a premere la faccia contro la patta dei miei pantaloni ormai stragonfia. Fu lui, che con le piccole mani, mi slacciò la cintura, fece scendere la zip e mi abbassò i pantaloni fino alle ginocchia. Dopo essersi strofinato contro i miei boxer, abbassò anche quelli liberando dalla sofferenza la mia nerchia in tiro, che gli andò a sbattere impunemente ed impudicamente contro la faccia.
Non ebbe il tempo di ammirarla che gliela ficcai in bocca. Le rosee labbra gli si strinsero subito intorno e la piccola lingua cominciò a saettarci intorno. Ci ...
... sapeva fare il ragazzo. Eccome! Pochi secondi e gli afferrai la testa spingendogli la mazza fino in gola provocandogli un conato. La tolsi subito. Non volevo fargli male. Ma lui la riprese e se la piantò fino in fondo da solo. Cominciò a pomparla con una maestria che mi tolse il respiro. Durai poco. Lo bloccai con le mani, mi inarcai gettando la testa indietro e gli scaricai tutto dentro. Quando ebbi finito e mi ripresi mi accorsi che aveva ingoiato tutto e si andava leccando le labbra. Alzò gli occhi e mi sorrise, si sollevò e mi si strinse al petto, me lo baciò (lì arrivava la sua testa) e mi disse "Grazie". Lui a me!
Essendo in estate, abbiamo atteso che qualche giorno dopo mia moglie coi figli andassero in vacanza nella nostra villetta al mare, così ho potuto portarmelo a casa. Avevo una voglia pazzesca di scoparmelo. Non capisco ancora che mi è preso ma questo è quello che volevo da lui. E oggi è successo. Gli ho dato un appuntamento e l'ho fatto salire in macchina per portarlo da me. Già lì mi ha messo una mano sulla coscia ed ha cominciato ad apprezzarmela dicendo che è grossa, che ho delle cosce da calciatore. Le mie mani così grandi e il mio pelo abbondante che lo fa impazzire, i miei muscoli, la mia altezza che lo sovrasta di molto, la mia barba ed i capelli brizzolati, la mia età perché gli sono sempre piaciuti i daddy, forse perché non ha mai avuto un padre, che aveva abbandonato la madre quando era appena nato. Mi ha detto che apprezzava tutto di me. Mi ha fatto ...