1. Conseguenze di una visita ambulatoriale


    Data: 30/08/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... sentire un superuomo proprio quando cominciavo a sentirmi vecchio. Che avrei dovuto dire io di lui! E' perfetto. Sembra una delicata statuina di bisquit e mi viene voglia contemporaneamente di accarezzarlo e di distruggerlo con la mia forza. Insomma, prima di entrare in casa avevo già il cazzo che stava per spaccarmi la lampo dei pantaloni.
    
    Una volta dentro mi ha abbracciato forte e ci siamo dati uno stupendo bacio che mi ha fatto provare sensazioni ormai sopite da tempo. Il profumo della sua giovane pelle mi ha fatto salire il sangue al cervello (e non solo lì).
    
    "Andiamo sul tuo letto matrimoniale?".
    
    Mi venne un'idea. "No, andiamo su quello di mio figlio".
    
    "Perché? Non sarà troppo piccolo?"
    
    "No tutti e due i miei figli hanno letti ad una piazza e mezza. Ci staremo".
    
    Non ha obiettato e mi ha seguito. Lì gli ho praticamente strappato i vestiti lasciandolo completamente nudo. Lui mi ha lasciato fare senza obiezioni. Un attimo per ammirarlo in tutta la sua bellezza, la sua delicatezza adolescenziale, la poca leggera lanugine che gli copriva solo le gambe ed il culetto sodo e prominente, poi l'ho preso di peso e gettato sul letto. Mi sono fiondato su di lui per un nuovo intensissimo bacio. Poi mi sono alzato e mi sono spogliato anch'io.
    
    Quando ho finito ho trovato che si era messo sdraiato, con le gambe alzate trattenute con le braccia, mettendo oscenamente in mostra il suo roseo forellino tra le chiappette.
    
    "E' questo quello che volevi? Eccolo. E' tutto ...
    ... tuo. Prendimi".
    
    Credo di non aver mai avuto un'erezione più repentina in tutta la mia vita. Mi sono fiondato con la bocca a leccarglielo, graffiandogli le cosce con la mia barba dura. Gli ho ficcato dentro alcuni centimetri di lingua. L'ho tirata fuori e rimessa più volte per bagnarlo più che ho potuto. Gemeva, si contorceva, mi ha istigato a scoparlo il più presto possibile.
    
    "Ti prego, entrami dentro, scopami, voglio essere tuo, tutto tuo".
    
    Mi sono tirato su, in ginocchio, ho bagnato di sputo più volte la mia mazza che credo di non aver mai visto più eccitata. Non volevo fargli male o forse si, ma il meno possibile. Di fatto sono entrato con un solo colpo, fino in fondo, spaccandogli il forellino.
    
    Ha cominciato ad urlare come un agnellino sgozzato tanto che mi sono immediatamente fermato. "No, no, non ti fermare... scopami... scopami... sbattimi... sfondami..." e io l'ho sfondato. Letteralmente. E' quello che mi ha chiesto, che mi ha supplicato di fare, contorcendosi e gemendo come una cagnetta in calore. Mi è sembrato un sogno, uno splendido sogno. Non capivo più niente. Ho continuato a martellarlo senza tregua, in tutte le posizioni. Gliel'ho fatto sentire fino alla bocca dello stomaco. Come non mi sono mai fermato io, lui non ha smesso di gemere, gridare di dolore, di piacere, incitandomi a farlo mio sempre più forte.
    
    "Ti piace, vero?"
    
    "Si, si".
    
    "Sei una vacca, una zoccola, una troia..."
    
    "Sono la tua troia" ha sottolineato.
    
    Ce l'avevo sdraiato ...