La notte di Elle.
Data: 16/01/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Autore: Duplex
... la sua borsa dall� auto di lui e � sedette nella macchina di Paolo, senza esitare, a fianco al bambino.Pochi metri dopo, si fermarono alla reception, scese solo Paolo, mentre Elle e Gina, si chiamava così la donna di lui, scambiarono frasi di circostanza, sul tempo e sulle vacanze.Dall� ufficio venne fuori una ragazza dello staff. Vide Gina e si salutarono calorosamente. Poi andò via, ricordandole che sua mamma era nel Market e che la sera si sarebbero riviste con calma.Era tutto vero, pensò Elle. Bene! Non era stata una povera idiota e non era cascata in nessuna trappola virtuale. Si congratulò con se stessa e tirò un respiro di sollievo. Si chiese se sarebbe stato meglio dire la verità al suo accompagnatore, ma poi ci ripensò: la storia dello zio era stata una buona trovata.Adesso � passato l� effetto sorpresa: voleva solo �capire�.Capire come sarebbe andata, capire il suo ruolo. Paolo, infine, cosa si aspettava da lei?Questo pensava Elle mentre si recavano al grande bungalow, percorrendo viali verdi, immersi nella natura.Come collimare l� amicizia col piacere? Come collegare il piacere, con la presenza di �Lei�, donnadolce e taciturna, che �sapeva� � o no?Mistero.Eppure qualche �chat di fuoco� c� era pur stata � Lui aveva dato fondo al suo vocabolario più imbarazzante e lei, Elle, non si era sottratta. Un fiumicello di parole scritte, che comparivano inesorabili sullo schermo bianco del suo PC, solleticando profondamente la sua libido, fino a � perché nasconderlo: ...
... eccitarsi e bagnarsi, tra le gambe, che più volte si era carezzata, che più volte si erano ribellate sulla sua sedia, aprendosi e chiudendosi, spinte dalla vulva, vogliosa.� Chi vivrà, vedrà � pensò filosoficamente. � Ormai ci sono ! �La serata si svolse nel modo migliore.La casa aveva un ampio spazio intorno e il bosco la circondava, dandole una certa aria surreale, come in un sogno.C� era grande tranquillità. Ovattate giungevano le voci della cena e il canto serotino degli uccelli.I suoi ospiti si scusarono, mentre sistemavano le valige. La ignorarono bonariamente, mettendolacompletamente a suo agio, un atteggiamento familiare che la rilassò e la fece disporre a godersi il momento e il panorama collinare.Si stava bene lì. Non si sentiva tampinata, né oppressa.Chiese a Gina del bagno, lei gentilissima, la accompagnò, aveva addosso solo mutandine e reggipetto. Agli ultimi passi le prese confidenzialmente la mano e le aprì la porta: - Se ti va -le disse � puoi farti una doccia, nessuno ci corre dietro ! � e sorrise.Elle ringraziò, ma non la fece. Voleva dimostrare di sentirsi più a suo agio e più fresca di quantoGina volesse sottolineare. E poi non le andava di dimostrare tanto repentinamente di stare �bene�in quel posto. Non voleva capitolare, insomma, non aveva chiaro cosa sarebbe accaduto e cosa si aspettavano da lei.Andarono a cenare poco dopo. Un bel locale, una piacevole musica di sottofondo. Lui era piacevole e disinvolto, conosceva veramente i proprietari, Elle fu presentata ...