1. Le sue corde. Volume 1


    Data: 17/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: valchiria96

    Il tossicomane da barbiturici offre uno spettacolo terrificante. Non riesce a coordinarsi, barcolla, cade dagli sgabelli del bar, si addormenta nel mezzo di una frase, si fa cadere il cibo dalla bocca. È confuso, rissoso e stupido. E quasi sempre fa uso di altre droghe, qualunque cosa sulla quale possa mettere le mani: alcol, benzedrina, oppiacei, marijuana. Chi usa barbiturici viene guardato con sdegno nella società dei tossicomani: "Pezzenti delle pasticche". E si apre così, citando Burroughs. Sarà per la follia di ciò che sto per narrare, non certo per lo stile. Mi sento in dovere di precisare che quanto segue è pura fantasia, nulla di tutto ciò è mai successo. Detto questo, buona lettura. Cenere e ghiaccio, una debole luce sul mio viso, la mia schiena piegata e gli arti indolenziti. Non so da quanto vada avanti questa cosa, ho perso la cognizione del tempo da un po’ ormai. Rinchiusa in una stanza chissà dove e lontana certo da occhi indiscreti. Non ricordo bene come tutto sia iniziato, forse l’ alcol e le droghe sono complici di questa mente bacata. Sono rannicchiata sul pavimento, nuda e sporca, le mie mani legate dietro la schiena. Il mio corpo è intriso di lacrime e sudore misto a quella polvere sottile che ricopre il pavimento di cemento. Non so se piangere o urlare, so solo che non doveva andare così, nulla mai dovrebbe andare così. Forse ero in un bar, ricordo che entrai per incontrare qualcuno, probabilmente per una dose ma ora che ci penso bene, da quel bar sono ...
    ... uscita alla svelta e corsi verso quel buco di fogna che ormai chiamo casa. Un covo di tossici, puttane e disadattati, non mi faccio da molto, forse sono ancora in tempo a tornare indietro ma nonostante ciò mi sono ritrovata la porta di casa sbattuta in faccia. Ho trovato rifugio nel cesso dell’inferno, dormo su un mucchio stracci vecchi e puzzolenti, uno scenario disgustoso. Intorno a me sento solo bestemmie, urla e puttane che fingono di godere vendendo il culo solo per quella cazzo di eroina. Non credo di essere qui legata per lo stesso motivo, non sono ancora arrivata a tanto e poi tutto questo è fin troppo assurdo. Tra quei disadattati come me, devo sempre prestare attenzione, non tanto verso me stessa bensì alla mia roba, troppo preziosa per lasciarsela rubare. Vicino al mio letto, o come preferite chiamarlo voi, spesso c’è un tossico, Valerio, lui la roba se la infila nel culo, un tipo strano ed evidentemente ormai a fine corsa. Iniziai a seguire il suo esempio, presi ad infilarmi le dosi ovunque. Presto mi sono ritrovata senza un lavoro, le mie assenze e l’astinenza hanno fatto sì che mi buttassero fuori da quella merda di albergo per vip ignoranti. Fanculo, tanto mi sbattevano sopra e sotto per 3 euro l’ora. Inevitabilmente, spinta dalla disperazione e dall’astinenza, dovetti iniziare a fare marchette, mi sono sempre limitata a qualche pompino e tirare seghe un po’ ovunque, non ho mai avuto certo intenzione di vendere il culo. Ovviamente di proposte allentanti ne ho ...
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