1. Le sue corde. Volume 1


    Data: 17/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: valchiria96

    ... ricevute e diavolo per il mio sedere mi hanno offerto 200 euro una volta. Un vecchio bavoso comunque, squallido quanto I suoi soldi. Di gente strana in giro se ne trova e incontrai una donna tempo fa, palesemente schizzata, mi offrì 30 euro per masturbarmi e venire con gli slip ancora addosso per poi darglieli, ovviamente accettai l’offerta, I trenta euro più facili di sempre. Questo mondo però sa fotterti, e io sono stata fottuta alla grande, I miei slip ora non so neanche dove siano, come d’altronde il resto dei miei vestiti e I frammenti della mia anima. Che situazione di merda, probabilmente me la sarò cercata, strafatta come ero chi può dirlo. Una cosa è certa, non sono in astinenza, di sicuro non mi privano della mia dose. Ricordassi almeno I loro volti, non so dire neanche se siano in tanti o soltanto una persona. Devo ricordare, prendo ad imprecare contro il mondo e non vedendo via di uscita è l’unica cosa che possa fare. Ad un tratto, sento urlare qualcosa, una voce chiaramente femminile, non capisco e chiedo aiuto. Pessima idea, inizio a sentire dei passi veloci avvicinarsi alla porta chiusa di quella stanza. La chiave nella serratura che inizia a girare, la porta si spalanca, e finalmente luce. Sono in ginocchio cercando di mettere a fuoco quella sagoma e poco a poco le immagini si fanno più nitide, è una donna, l’ho già vista, ma dove?. Mi viene incontro con fare alterato, mi afferra per I capelli, e mi urla. -”Hai fame puttanella?, la cena non è ancora pronta, ...
    ... non che ti spetti molto non illuderti ma potrai avere la tua parte fra poco” Non capisco, cosa diavolo significa? Puttanella? Non sono una puttana maledizione! -”Cosa vuoi da me?” - le chiedo con una voce spezzata, -”Non temere, ti tornerà la memoria” - risponde lei, - ”e ricorda” - continuando - “devi chiamarmi Miss, per questa volta te la lascio passare, la prossima saranno guai”. Miss!? Mi chiedo, starà forse per Mistress? Anche se fosse, non è così che di solito funzionano queste cose, a meno che io non abbia acconsentito. Ma è impossibile, mi rifiuto di credere che abbia potuto accettare tutto ciò. Se l’ho fatto dovevo essere proprio disperata e ora non sono in astinenza. Forse dovrei preoccuparmi, vuol dire solo una cosa. Ho superato ogni mio limite per una dose. Devo scoprire di più e non ho idea di cosa mi aspetti. Guardo quella donna voltarmi le spalle mentre ancora una volta mi chiude in quella gabbia ma questa volta lasciando la luce accesa. Nell’attesa, inizio a guardarmi intorno, sono in un sotto tetto, circondata da scatole e altre cose ammucchiate un po’ ovunque senza troppa cura. Poco dopo sento ancora quei quei passi avvicinarsi verso i confini di quello spazio angusto. Nuovamente la porta si spalanca e mi sento trapassare dal quel gelido sguardo proveniente dagli occhi di quella donna misteriosa. -”Forza! E’ pronta la cena, seguimi avanti! E non fare cose stupide” - Mi ordina con tono glaciale. Non oso replicare, la seguo in silenzio, giù per quella scala che ...
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