1. il foruncolo


    Data: 15/06/2020, Categorie: Feticismo Tue Racconti Autore: dicyverges, Fonte: RaccontiErotici-Club

    ... madre, pauroso com’era..ma ora il solo pensiero di mostrare il suo sedere nudo a qualcuno, anche se questo qualcuno era sua madre, lo faceva morire di vergogna, eppoi la madre, più ansiosa di lui in quanto a problemi di salute l’avrebbe portato dalla dottoressa Quarenghi…una donna che lui, con tutta la timidezza della sua giovane età, trovava bella ed affascinante…avrebbe dovuto esibire anche al suo sguardo le sue imbarazzanti ricchezze posteriori..eppoi c’era l’nfemiera, una ragazza che entrava ed usciva dallo studio della dottoressa mentre ignari fanciulli se ne stavano seminudi o nudi  esposti agli sguardi di chiunque sbirciasse dalla porta rimasta semiaperta aperta..
    Pensò a quante volte  coperto solo dalle mutandine la Quarenghi lo aveva fatto camminare su e giù nel suo studio, per controllare come andava sviluppandosi la sua colonna vertebrale, un inizio di scoliosi faceva sì che il suo sedere sporgesse un pò all’infuori…come se non bastassero le sue scandalose dimensioni, pensò arrossendo, ci mancava anche quest’altro problema….
    
    
    
    Ecco cos’era accaduto al povero Luca, ecco perchè mentre finiva di bere la sua tazza di latte tentava come meglio poteva di dissimulare il suo dolore…quella mattina appena sveglio il suo pensiero era andato subito all’indiscreto foruncolo che aveva scelto per affacciarsi al mondo proprio la sommità della sua natica destra, come ad attirare l’attenzione sulle sue indecenti dimensioni, una bandierina messa sulla vetta di  una  morbida ...
    ... candida collina di carne..
    Si era reso conto che il fiore era sbocciato ed il dolore aumentava…
    Si alzò ed istintivamente portò la mano sul foruncolo, persino sotto la spessa stoffa dei pantaloni invernali avvertì il rilievo dell’importuna escrescenza. Prese la cartella e si avviò mogio verso la porta d’ingresso.
    La signora Benassi lo osservava di sottecchi fingendo indifferenza, nel frattempo rimuginava: era evidente che il suo bambino aveva un problema là dove ci si siede,  non era certo noto per il suo coraggio quando si trattava di problemi, anche banali, di salute, cos’era che lo spingeva a soffrire senza dire nulla? Cos’era accaduto? 
    Decise che non poteva lasciare che il suo figliolo andasse a scuola in quelle condizioni, ed agì di conseguenza, si parò dinnanzi alla porta e fissandolo negli occhi gli disse dolce ma ferma:“Tu oggi non vai a scuola se non mi lasci vedere cos’è che ti fa tanto male….”   
    “ti prego mamma lasciami andare..non ho niente…dài..faccio tardi ..”
    La signora Benassi perse la pazienza e passò alle vie di fatto, prese Luca per un braccio e se lo tirò dietro strattonandolo fino all’interno della sua camera da letto dove lo costrinse a sdraiarsi bocconi sul letto , ebbe facilmente la meglio sul debole ragazzino, poi non senza fatica e tenendo lontano le sue mani riuscì a tirare giù pantaloni e mutandine sino alla zona dove le cosce formose incontravano i grossi promontori posteriori, zona liscia e setosa foderata di sano adipe adolescenziale, come ...
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