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MAI FIDARSI DELLE APPERENZE
Data: 18/01/2018, Categorie: Altro, Autore: wenona_borslav
... insomma.Eppure�.anche attraverso quest'uniforme "neutra" la sua femminilità ha avuto modo di mostrarsi in modo improvviso e prepotente.Ci dirigiamo lentamente verso il commissariato. Guido piano. Ogni tanto butto un occhiata nel retrovisore per vedere se ci seguono diligente. Intanto pensando a come divertirmi con loro due una volta li. Tra me e Salvo è calato il gelo. Non ha gradito la scenata. Me ne frego. Penso e me la rido di quei due, del tutto inconsapevole di aver iniziato ad attirare l�attenzione del tipo in un modo che non immagino di certo. Ma soprattutto sono inconsapevole di aver iniziato ad attirare anche l'attenzione della vecchia.Anche a bordo della nostra auto c'è silenzio..io ingoio saliva a fatica...la gola arida, la mente scossa da pensieri disarticolati....mille dettagli che si accavallano troppo velocemente e disordinatamente perché io possa metterli correttamente a fuoco.Poi d'improvviso, secca come un fendente di spada, due semplici parole: �Che troia!�Istintivamente mi volto verso la mia condomina, quasi sorpreso da un simile frasario da parte sua.Arriviamo infine in commissariato . Accosto nelle strisce riservate e vedo che il coglione fa altrettanto. Scendo e mi dirigo verso la loro auto."Ehi idiota, non sai leggere? Questo posto è riservato alle auto della polizia. Tu parcheggi laggiù e poi mi raggiungi a piedi".Rosso in viso, mi accorgo di aver effettivamente commesso un errore�S..si ha ragione agente..mi scusi...sposto subito ...
... la macchina, mi perdoni�.Sorrido perfida. "Anche la vecchia naturalmente ".�Se lo sguardo bastasse ad uccidere Agnese la avrebbe trafitta con mille dardi�Entro io per prima, salendo la breve rampa di scale che dalla strada conduce all'ingresso principale del commissariato di via Ariosto. Non ho volutamente usare la porta secondaria per aumentare l'effetto psicologico sulle mie due prede. Non mi volto nemmeno a guardare se mi seguono o no. Tanto so che chiude la fila Salvo e che non oserebbero mai rifiutarsi di entrare.Un rapido saluto a Nicola, il piantone di guardia dietro il vetro blindato. Giusto il tempo di dirgli che i due personaggi sono con me. Lui capisce al volo e non fa domande.In commissariato sono abituati ormai a queste mie cose e non ci badano più.Non dico altro e mi dirigo diretta verso l'ultimo ufficio in fondo al corridoio. Senza nemmeno bussare spalanco la porta ed entro. Dietro un tavolo sul quale è appoggiato un computer è seduto Antonio, un altro dei vecchi del commissariato. Ma a differenza di Salvo è uno che si fa molti meno scrupoli e menate nell'assecondare i miei metodi, come dire...poco ortodossi.Alle spalle di Antonio, come a sorvegliare il tutto, troneggia il ritratto di Mattarella, il nostro glorioso Capo dello Stato.Antonio è uno sveglio. Gli basta un'occhiata per capire la situazione."Paola! Che mi hai portato oggi. Chi sono questi due signori" sorride mentre lo dice."Posto di blocco in via Rospigliosi. Ambedue senza ...