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MAI FIDARSI DELLE APPERENZE
Data: 18/01/2018, Categorie: Altro, Autore: wenona_borslav
... sono disorientato.Cerco di strapparle le forbici dalle mani.Ma in quella posizione precaria manco la presa.�Tu mi hai mentito�dico con un misto di delusione e rancore."Si testa di cazzo ma cosa pensavi"Ascolto in silenzio le sue parole dure e umilianti."Tu sei un povero cretino un inutile coglione e basta. Non sei buono a niente Veramente a niente! Nemmeno a tagliare due bracciali di merda!"Scalcio con la caviglia destra come a indurlo a rendersene conto.�Tu non mi ami. Non mi hai mai amato�"Ma vaffanculo! Tu sei rinchiudere altro che amare!"Sono furibondo. Mi verrebbe urlare gridare al cielo la mia rabbia �No tu non meriti il mio amore�"Come cazzo si fa ad amare una nullità come te"�Non meriti la mia fiducia�"Nessuno ti amerà mai fattene una ragione scemo"�Ha ragione Agnese. Sei solo una troia�"E adesso dammi quelle forbici. è un ordine! "E come di colpo avessi addosso una forza mai avuta getto via le forbici e afferro la poliziotta dal colloPrendendola da dietro.�Troia sei solo una troia!� le urlo. Poi inizio a stringere.Cerco di colpirlo con i gomiti. Di liberare il collo.Stringo come se d'improvviso avessi una morsa al posto delle mani. E mentre serro questa stretta la spingo giu obbligandola a chinare la testa mentre seguita a essere in ginocchio.Cerco di colpirlo di lato. La stretta al collo inizia a fare il suo effetto. Mi resta poca autonomia di aria.Come invasato seguito ora a ripetere meccanicamente quella parola�troia troia�Questo coglione mi sta ...
... strangolando penso.Come se il solo pronunciarla mi desse forza.La mia faccia inizia a diventare rossa.Premo�stringoFaccio uno sforzo tremendo per torcere il corpo.Tutto l'amore di soli pochi minuti prima è diventata rabbia furiosa.Devo liberarmi dalla presa. Aria. Ho bisogno di aria. AdessoO sono fregata.In quel momento compare alla porta la vedovaQuesto mi soffoca�Ma caro cosa stai facendo? Su via via lasciala�Ho gli occhi fuori dalle orbite. La vista si annebbia. Mi sento svenire.Sulle prime la voce di Agnese mi giunge solo come un semplice impulso sonoroma appena incalza eccomi che di colpo sembro tornare in me�su bravo ora lasciala o la uccedarai così. ..�All improvviso tutto si oscura.Lentamente mi stacco da lei. Le mani ancora contratte continuano a simulare l'atto dello strangolamento. La vedova come non fosse successo nulla di irreparabile con estrema calma sostituisce i legacci ormai inservibili con nuovi lacci approfittando del temporaneo intontimento della poliziotta.Cerco di respirare. Di incamerare più aria che posso. Istintivamente mi porto le mani alla gola.Con mossa decisa la vedova le prende uno dei polsi e con estrema abilità e rapidità lo immobilizza riconducendola di nuovi alla precedente posizione. Stessa operazione per l'altro polsoMi sento strappare via.Tirata per i polsi.Io nel frattempo sono accasciato su una sedia a ridosso di una parete. Tutti i miei sogni frantumati.Mi rendo appena conto che sono di nuovo nella stessa posizione. Distesa sul tavolo. ...