1. Le amiche


    Data: 18/01/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: clod54

    ... gambe aperte e cominciò a passarmi il frustino lungo le labbra vaginali Cominciò ad eccitarmi e allora iniziò a colpirmi dandomi leggeri colpi sulla vagina mi stava procurando l’orgasmo e cominciai a smaniare allora lui intensificò i colpi e nonostante mi stesse facendo male venni urlando di piacere e dolore Mi rannicchiai massaggiandomi la fica in fiamme mentre lui mi diceva che ero una porca , la sua porca. Cominciò da allora a chiamarmi così e a nulla valsero le mie proteste Mi chiamava porca per qualsiasi cosa facessi o mi facesse Spesso quando mi viene a prendere in auto , appena salgo, pretende che mi infili un plug nell’ano e mi porta in giro anche nei locali conciata così . Si eccita a poggiarmi la mano sul culo e spinge sul plug facendomi sobbalzare anche per la paura che qualcuno stia guardando Il viaggio di ritorno lo faccio con un plug più grande che mi costringe a tenere le gambe larghe , allora mentre guida, lui mi tira su la gonna scoprendomi la fica e comincia a stuzzicare il grilletto facendomi bagnare poi prende qualche strada di campagna e mi scopa facendomi venire A lui piace venirmi in bocca oppure nel culo dopo averlo liberato da quel maledetto oggetto poi pretende che torni a casa da mio marito con il suo sperma nelle viscere e sono costretta a scappare in bagno appena rientro a casa Giovanna non si capacitava su quanto stesse ascoltando ma il racconto oltre che a incuriosirla la stava anche eccitando mentre Antonella continuava Un pomeriggio mi ha ...
    ... portato in un alberghetto in un lago a quaranta chilometri dalla città dove nel periodo fuori stagione è frequentato solo da coppie clandestine . Durante il percorso si fermò in una piazzola mi fece scendere dall’auto e mi disse di togliere le mutande poi in un momento che non passava nessuno mi ordinò di alzare la gonna e sentii le sue dita bagnarmi l’ano . Mi stava mettendo la vaselina e vidi che il plug he aveva preparato era più grande del solito non da farmi male ma piuttosto da farmi camminare con difficoltà dato anche che era lungo Mentre ci spogliavamo si sentivano, attraverso le pareti sottili i lamenti di una signora che nella stanza adiacente lo stava prendendo nel culo e implorava il suo uomo di smettere Gaetano si era infuocato e aveva il cazzo che scoppiava , mi fece appoggiare in piedi con le braccia contro quella parete e dopo avermi ordinato di espellere il plug, spingendo, mi forzò il culo aperto senza il minimo di accortezza Gridai dal dolore dato che non ci aveva messo alcuna delicatezza, mentre mi afferrava i capezzoli tirandoli maledettamente. Ora anche io imploravo a far piano ma questo lo attizzava sapendo che sarei stata sentita dagli altri inculandomi come un forsennato Sentivo quel cazzo arrivarmi allo stomaco e le mie chiappe ballare sulla sua pancia non mi aveva dato il tempo di fare la pipì e quei colpi mi fecero scappare alcuni schizzi sul pavimento Sentimmo la voce dell’altro che diceva alla sua donna che doveva imparare a prenderlo nel culo senza ...
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