Come tutto cominciò (parte prima)
Data: 18/01/2018,
Categorie:
Trans
Autore: NikBsx, Fonte: Annunci69
... salutando cordialmente il cameriere perplesso, credo. Mi propose di andare a guardare il panorama; era effettivamente molto bello. Era la terrazza su cui dava il parcheggio. Mi poggiai sulla balaustra con un certo disagio guardandomi intorno, non c'era nessuno. Si mise alle mie spalle e con una delicatezza e lentezza estrema mi sollevò la maglia carezzando la pelle del tronco. Sentii il vociare di un gruppo di persone che entrava nella pizzeria. Lui mise le mani sui fianchi e spinse i jeans che docilmente scesero di qualche centimetro. Mi stavo eccitando, ma lui ancora di più, sentivo la sua virilità spingere dietro di me. Si avvicinò all'orecchio e mi sussurrò: "Sei una troia, magari non lo sai ma sei una troia!" Mi girò e mi baciò. Un bacio lungo, profondo, pieno di significati. Intanto mi infilò la mano nei pantaloni e il suo dito andò a trovare il plug. Lo spinse decisamente dentro e questo mi fece emettere un gridolino tra il piacere e il dolore. Mi prese per mano e mi portò in un angolo del parcheggio, parzialmente protetto. "Fammi vedere come sei messa!" Di nuovo al femminile! Ero in palla per l'eccitazione e per la birra. Sbottonai il jeans, tirai giù la microscopica chiusura lampo, poi lasciai che i jeans scendessero fino alle ginocchia. Non ero in erezione per cui il perizoma conteneva discretamente il mio uccello; mi aggiustai il perizoma. Mi fece girare su me stesso. "Cazzo!" disse "Che culo che hai!" Qualche pelo di troppo ma favoloso!" Mi fece piegare in ...
... avanti, scostò il filo del perizoma, afferrò la testa del plug e lo sfilò con studiata lentezza. "Ne vuoi assaggiare uno di carne cara?" Annuii. Mi fece girare, si slacciò i pantaloni e mi spinse la testa verso il basso. Liberai il suo uccello che era durissimo; non era enorme ma bello e profumato. Mi esibii in un pompino speciale; li so fare, ma quello è stato speciale. Più volte mi spinse la testa per farmi arrivare l'uccello fino alla gola provocandomi leggeri conati, ma con la lingua riuscivo a leccargli le palle mentre la sua cappella turgida mi toccava il fondo della gola. "Cavolo se sei brava!" disse "Non voglio venire adesso, andiamo" Non capivo ma mi fidavo, mi stava piacendo la situazione. Tornammo alla macchina e ci avviammo verso la città. "Ti devi depilare" mi disse. Ci pensai; non facevo sesso con mia moglie da qualche mese, non si sarebbe insospettita e, anche nel caso, avrei inventato una scusa. "Se vuoi la prossima settimana ti porto da una mia amica" disse "Ci penso" risposi, ma avevo già deciso. Avevamo passato le 22 e c'era un po di traffico. Ad un semaforo rosso alla macchina si accostò una moto. "Togliti i jeans e accavalla le gambe" ordinò. Lo feci mentre la macchina si muoveva lungo un viale. Al semaforo successivo si fermò accanto ad uno scooter con a bordo due giovani neri; abbassò il mio finestrino. I due si accorsero di come ero messa e mossero leggermente lo scooter forse per dirci qualcosa, posso immaginare cosa gli passava per la mente!. "Vai, che è ...