Tendenze a sessualità diverse
Data: 18/01/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Tara
... al termine della quale Clara, la moglie, m’invitò a cenare con loro al ristorante dell’ albergo. Lì per lì, pensai di rifiutare, ma poi, guardando il volto di lui, supplichevole, decisi di accettare di buon grado, spinta soprattutto dalla curiosità che mi faceva pensare fossero concordi nel desiderare la mia presenza, una situazione che esaltava parecchio la mia fantasia follemente erotica. Il tempo che mi divideva dall’appuntamento lo trascorsi provando diversi indumenti, che scartavo sistematicamente, fino a quando optai per un paio di pantaloncini, provocatoriamente ampi di gamba, i quali, se indossati senza biancheria intima , assumendo certe posizioni, da seduta, mostravano ampiamente la folta peluria del mio intimo, ed a volte anche di più. Sopra i quali avevo abbinato una leggerissima T-shirt rosa pallido, che, in controluce, non celava molto di più d’un vetro leggermente appannato. Quando giunsi al ristorante, loro erano già seduti e intenti a scorrere il menù. Sorpresa per l’assenza dei bambini, domandai: “ Che avete fatto dei pargoli …? ”. “ Li abbiamo affidati a mia sorella, anche lei in vacanza qui, coi suoi figli ”, mi aveva risposto Giuliano, senza togliere lo sguardo dal menù. La cena, a parte i tagliolini mare e monti, era stata proprio uno schifo! Ma poi prese interesse quando Clara mi chiese se l’accompagnavo alla toelette. Una volta lì, senza perdere tempo, lei dichiarò che sapeva benissimo cos’era successo fra me e suo marito. “ Non è la prima volta, sai, ...
... e io non incolpo le donne con cui mi tradisce, ma soltanto lui. Anzi, tu, ti prego, devi aiutarmi a vendicarmi. Voglio che anche lui sappia cosa si sente quando si viene traditi dalla persona che ami …! ”, mi supplicò, quasi con le lacrime agli occhi. D’impulso l’abbracciai e, dopo averla baciata teneramente sulle labbra, bacio che lei mi ricambiò con tenerezza, le sussurrai: “ Va bene …! Tu però devi assecondare tutte le mie proposte, nel dopo cena; affermare che desideri trascorrere una serata diversa dalle solite, capito? ”. Certo. Mi affido a te cara, e farò tutto quello che mi suggerirai ”, rispose ringraziandomi con un secondo bacio, molto più conturbante di quello che le avevo dato io. Mentre assaporavamo il dolce, io, me ne uscii con: “ Dopo, se vi va, possiamo andare a passare la serata in un locale che conosco io, un bel posto, dove si può anche ballare, volendo, e dove noi donne non paghiamo nemmeno il biglietto d’entrata ”, prospettai, rivolgendomi esclusivamente al marito di Clara, il quale, prima di accettare, lo chiese a sua moglie. “ Per me va bene … ”, rispose lei. “ Basta che non facciamo troppo tardi ”, seguitò, ponendo un limite alla serata che non era altro che un paravento. Giunti al locale, dopo i preliminari di rito, un tesseramento societario imposto dalla legge, ed il pagamento di cento euro da parte del marito, una specie di guida c’introdusse nel salone del club dove un folto numero di persone ballavano un lento strusciandosi lascivamente, mentre ...