1. La Coinquilina cap. 22


    Data: 18/01/2018, Categorie: Voyeur Autore: Saretta, Fonte: EroticiRacconti

    ... fosse inumidito ma nonostante la voglia, ritrasse immediatamente la mano. Sara chiamò Gustavo: “Vieni qui un secondo!!” L’uomo non se lo fece ripetere due volte. Si avvicinò e si chinò con lei, dopodichè si alzarono in piedi ed iniziarono a guardare insieme una conchiglia che avevano appena raccolto. Si dissero qualcosa ed iniziarono a ridere prima di riprendere a baciarsi con trasporto. Ancora qualcosa all’orecchio. Li vide tornare verso la loro postazione. Carla, in quell’occasione si accorse che anche l’aspetto dell’ uomo non era da meno. Una bellezza ferma e sicura, con una carnagione scura ed omogenea che ancor più risaltava al cospetto di quella della sua partner, due spalle ben tornite perfettamente sorrette da due clavicole orizzontali. I pantaloni di lino che portava, ampi e comodi non riuscivano a nascondere la sua evidente erezione. Carla per un momento invidiò Sara, ma anche Gustavo. Poi invidiò se stessa per lo spettacolo che aveva di fronte. Sara si mise di nuovo seduta sul divanetto e Gustavo le si mise in piedi innanzi, inclinato verso di lei, appoggiando le mani sullo schienale. Carla, con movimenti quasi felini, si spostò leggermente verso destra per aver una visione più completa. Vide Gustavo guardarsi attorno circospetto. Via libera. Carla sentì gli occhi di quell’uomo guardarla prepotentemente. Dal cavallo dei suoi pantaloni spuntò la mano bianca di Sara che in poche mosse riuscì ad abbassare la zip e ad infilare la mano al suo interno. La vide andare in ...
    ... su e giù lentamente mentre il volto di Gustavo, ancora fisso su di lei, cominciava a cambiare espressione. Carla fece uscire lateralmente anche l’altro capezzolo, massaggiandosi i seni in maniera circolare. Poi divaricò le gambe formando un angolo di 45 gradi, quanto bastò per offrire a Gustavo la visione del suo slip totalmente macchiato dai suoi umori. Si sentì pervasa da un calore estremo e sentì il suo sesso chiederle clemenza. Si mise seduta con le gambe incrociate. Altro rapido sguardo attorno e decise di abbandonarsi al suo discreto piacere. Si tolse finalmente gli occhiali a specchio per incrociare gli occhi di Gustavo. Fece scivolare la sua mano sul suo pube e indirizzò il dito indice sul suo clitoride, iniziando a massaggiarlo. Osservò Gustavo fissarla con prepotenza mentre riceveva le abili carezze di Sara. Carla sentì il suo clitoride sul punto di esplodere quando vide gli occhi di Gustavo concentrati sui suoi grandi capezzoli duri ed eccitati. “Signora la prego….” Carla ebbe un leggero sussulto come quando si viene svegliati da una brusca frenata mentre si dorme sull’autobus. “Signora….capisco che siamo in spiaggia ma..vede, questo è l’orario dell’aperitivo, si richiede un abbigliamento più adeguato. Le devo chiedere di vestirsi”. Se avesse avuto con sè un’arma, probabilmente Carla in quel momento l’avrebbe usata. Ciò nonostante rese grazie per lo spettacolo che le era stato concesso. Sicuramente ne avrebbe usufruito nella sua intimità una volta arrivata a casa. ...
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